Corriere dello Sport

«LA MIA ROMA? UN MUSTANG»

L’allenatore portoghese prova a vincere il suo primo derby Fonseca: «La voglio coraggiosa come il cavallo selvatico. Non temo la pressione»

- di Roberto Maida

Senza paura, nonostante tutto. Paulo Fonseca prova a vincere il suo primo derby italiano, a dispetto dell’apparenza e dei pronostici, senza rinunciare alla mentalità. Potrà cambiare uomini e strategia, non l’idea di gioco. «Vorrei che la mia Roma assomiglia­sse a un Mustang, un cavallo coraggioso» racconta in un’intervista di Alessandro Antinelli per la trasmissio­ne Dribbling, che andrà in onda oggi alle 14 su Raidue.

PASSIONE. Fonseca è un grande appassiona­to di cavalli. Ne possiede anche uno da corsa, chiamato Finnish Food. Da qui il richiamo al Mustang, che essendo selvatico in America era tradiziona­lmente considerat­o indomabile. Ecco, per battere la Lazio l’elemento caratteria­le sarà decisivo, specialmen­te in un momento delicato: «La pressione non mi spaventa. Per essere un allenatore vincente devi saper convivere con la pressione, altrimenti tanto varebbe starsene a casa. Lo stesso vale per i giocatori. La pressione è parte del nostro lavoro». All’andata Fonseca salvò soltanto il risultato, un pareggio all’epoca piuttosto prezioso per la Roma: «Non mi è piaciuto il primo derby. Non mi è piaciuto per l’atteggiame­nto. Abbiamo giocato senza grande ambizione e questo non va bene. Spero di vedere altro domani. E ovviamente un bel risultato: se vinceremo sarò soddisfatt­o altrimenti no».

IL RAPPORTO. Si è calato con curiosità nel clima cittadino. Per conoscere meglio la gente ha preso casa vicino a Villa Pamphili, uno dei parchi più suggestivi della capitale, non lontano da San Pietro. E nei colloqui quotidiani con i tifosi ha capito realmente quanto conti il derby: «Ogni giorno, anche ieri, mi chiedono per strada di

vincere questa partita. So quanto sia speciale il derby per i tifosi della Roma e voglio regalare loro una gioia. La Lazio viene da un filotto di vittorie e ha dimostrato di essere una grande squadre ma per me conta soprattutt­o ciò che sapremo fare noi».

PRECEDENTI. Anche in Ucraina, da portoghese emigrato, ha respirato l’aria sui generis dei derby: lo Shakhtar Donetsk si allenava e giocava in campionato a Kiev, dove la Dinamo è la squadra più amata. «Ma io non l’allenerei mai, altrimenti mia moglie si arrabbia» ha assicurato Fonseca una volta.

AGGIUSTAME­NTI. Nell’emergenza infortuni sta pensando qualche variazione sul tema. Florenzi non dovrebbe giocare, comunque non da terzino, lasciando il posto a Santon che ieri è stato provato fra i titolari. Ma l’altra novità rispetto alle ultime partite può essere il ritorno di Mancini a centrocamp­o in coppia con Veretout e Cristante in panchina, con la conferma di un 4-2-3-1 che tanto somiglia al 4-4-1-1. Oppure, meno probabile, l’arretramen­to di Cristante nella difesa a tre e quindi la proposta del 3-3-3-1 che a Parma aveva funzionato. Le valutazion­i definitive verranno effettuate nel corso dell’allenament­o di rifinitura.

IL GIALLO. Intanto ieri pomeriggio il nome di Fonseca ha alimentato un caso social legato proprio a Florenzi: sotto a una foto di Spinazzola pubblicata dalla Roma su Instagram è uscito il commento di un tifoso contro il capitano («Vendete Florenzi»), sul quale è comparso un Like provenient­e dal profilo dell’allenatore. In realtà molti profili vip contengono un sistema chiamato Bot che in automatico interagisc­e con gli utenti piazzando «mi piace» e visualizza­ndo storie quasi a caso. Resta la coincidenz­a del commento su Florenzi, già testata qualche settimana fa da Totti: il Like di Fonseca è stato velocement­e rimosso, spegnendo un nuovo caso spigoloso.

Tatticamen­te studia qualche novità Provato Santon da terzino destro

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GETTY Paulo Fonseca (46 anni) è alla prima stagione sulla panchina della Roma

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