«LA MIA ROMA? UN MUSTANG»
L’allenatore portoghese prova a vincere il suo primo derby Fonseca: «La voglio coraggiosa come il cavallo selvatico. Non temo la pressione»
Senza paura, nonostante tutto. Paulo Fonseca prova a vincere il suo primo derby italiano, a dispetto dell’apparenza e dei pronostici, senza rinunciare alla mentalità. Potrà cambiare uomini e strategia, non l’idea di gioco. «Vorrei che la mia Roma assomigliasse a un Mustang, un cavallo coraggioso» racconta in un’intervista di Alessandro Antinelli per la trasmissione Dribbling, che andrà in onda oggi alle 14 su Raidue.
PASSIONE. Fonseca è un grande appassionato di cavalli. Ne possiede anche uno da corsa, chiamato Finnish Food. Da qui il richiamo al Mustang, che essendo selvatico in America era tradizionalmente considerato indomabile. Ecco, per battere la Lazio l’elemento caratteriale sarà decisivo, specialmente in un momento delicato: «La pressione non mi spaventa. Per essere un allenatore vincente devi saper convivere con la pressione, altrimenti tanto varebbe starsene a casa. Lo stesso vale per i giocatori. La pressione è parte del nostro lavoro». All’andata Fonseca salvò soltanto il risultato, un pareggio all’epoca piuttosto prezioso per la Roma: «Non mi è piaciuto il primo derby. Non mi è piaciuto per l’atteggiamento. Abbiamo giocato senza grande ambizione e questo non va bene. Spero di vedere altro domani. E ovviamente un bel risultato: se vinceremo sarò soddisfatto altrimenti no».
IL RAPPORTO. Si è calato con curiosità nel clima cittadino. Per conoscere meglio la gente ha preso casa vicino a Villa Pamphili, uno dei parchi più suggestivi della capitale, non lontano da San Pietro. E nei colloqui quotidiani con i tifosi ha capito realmente quanto conti il derby: «Ogni giorno, anche ieri, mi chiedono per strada di
vincere questa partita. So quanto sia speciale il derby per i tifosi della Roma e voglio regalare loro una gioia. La Lazio viene da un filotto di vittorie e ha dimostrato di essere una grande squadre ma per me conta soprattutto ciò che sapremo fare noi».
PRECEDENTI. Anche in Ucraina, da portoghese emigrato, ha respirato l’aria sui generis dei derby: lo Shakhtar Donetsk si allenava e giocava in campionato a Kiev, dove la Dinamo è la squadra più amata. «Ma io non l’allenerei mai, altrimenti mia moglie si arrabbia» ha assicurato Fonseca una volta.
AGGIUSTAMENTI. Nell’emergenza infortuni sta pensando qualche variazione sul tema. Florenzi non dovrebbe giocare, comunque non da terzino, lasciando il posto a Santon che ieri è stato provato fra i titolari. Ma l’altra novità rispetto alle ultime partite può essere il ritorno di Mancini a centrocampo in coppia con Veretout e Cristante in panchina, con la conferma di un 4-2-3-1 che tanto somiglia al 4-4-1-1. Oppure, meno probabile, l’arretramento di Cristante nella difesa a tre e quindi la proposta del 3-3-3-1 che a Parma aveva funzionato. Le valutazioni definitive verranno effettuate nel corso dell’allenamento di rifinitura.
IL GIALLO. Intanto ieri pomeriggio il nome di Fonseca ha alimentato un caso social legato proprio a Florenzi: sotto a una foto di Spinazzola pubblicata dalla Roma su Instagram è uscito il commento di un tifoso contro il capitano («Vendete Florenzi»), sul quale è comparso un Like proveniente dal profilo dell’allenatore. In realtà molti profili vip contengono un sistema chiamato Bot che in automatico interagisce con gli utenti piazzando «mi piace» e visualizzando storie quasi a caso. Resta la coincidenza del commento su Florenzi, già testata qualche settimana fa da Totti: il Like di Fonseca è stato velocemente rimosso, spegnendo un nuovo caso spigoloso.
Tatticamente studia qualche novità Provato Santon da terzino destro