Dal derby al futuro, i giorni di Lulic
Figliol prodigo, padre riconosciuto del gol più importante nella storia dei derby. Il futuro di Senad Lulic è adesso, infilato tutto nella stessa settimana: la convocazione della Bosnia, la stracittadina nel weekend, i discorsi sul rinnovo del contratto, arrivato a sei mesi dal termine. L’immagine di quel destro, datato 26 maggio 2013, non scade mica. Il confronto con la società potrebbe essere approfondito nei prossimi giorni, forse alla fine del mercato invernale, anticipando così l’appuntamento fissato inizialmente per l’estate. A 34 anni suonati (il 18 gennaio), è ancora il padrone della fascia sinistra. Rendimento altissimo: 17 presenze in campionato, 24 totali, compresa quella in Supercoppa Italiana, decisa con uno schiaffo al volo spedito all’incrocio. E allora perché rinunciare ad almeno un altro anno insieme? È quello su cui sta riflettendo il club. L’accordo non è una questione economica, ma di cuore. Nei piani iniziali di Senad, a fine stagione, c’era il rientro in Svizzera dove la famiglia nel frattempo è già tornata a vivere. Trenino in campo, in questi mesi ha fatto il pendolare anche fuori. Le intenzioni potrebbero cambiare con una nuova firma che prolungherebbe il rapporto sbocciato nel 2011 e culminato due anni dopo, nella finale delle finali.
DERBY E BOSNIA. In ordine cronologico, prima il derby contro il connazionale Dzeko. Lulic si riprenderà la corsia mancina lasciata per squalifica nell’ultimo turno di campionato con la Samp. Ha scontato in modo indolore la diffida che pendeva sulla sua testa dal 24 novembre scorso (Sassuolo-Lazio). Simone Inzaghi gli chiederà gli straordinari dopo i 76’ a Napoli in Coppa Italia. Gli impegni di club, poi quelli con la Nazionale. Di nuovo. L’annuncio è stato dato dalla federazione bosniaca sui propri account social: «Il calciatore della Lazio Senad Lulic ha deciso di tornare con la Bosnia e di mettersi a diforse, sposizione del ct Dusan Bajevic per la gara di spareggio a Euro 2020 contro l’Irlanda del Nord». Sfida del prossimo 26 marzo, al quale seguirà (in caso di risultato positivo) la finale contro la vincente di Slovacchia-Irlanda (31 marzo). L’ultima presenza con la propria selezione risale al 7 ottobre 2017 (3-4 con il Belgio). Con quel match era salito a 57 presenze totali: si era fermato lì, sono passati più di due anni. È stato invocato a gran voce, ha risposto sì al corteggiamento insistito. E presto potrebbe accettare anche la nuova proposta della Lazio. Lulic71 è diventato un marchio, un orgoglio indelebile per i tifosi. Lulic2021 o 2022 è la speranza di una storia che continua: senza vivere di ricordi, pensando al futuro insieme.
Dopo il gol “storico” del 2013 è pronto ancora una volta E ora può rinnovare