GALLO-GASP, CHE SFIDA
Entrambe le squadre sono reduci da un ko. Tanti assenti tra i granata Belotti bergamasco, Gasperini torinese: un incrocio vista Europa
C'è Toro-Atalanta. «Servirà una grande prestazione». Stesso messaggio lanciato sia da Walter Mazzarri che da Gian Piero Gasperini, un toscano alla guida del Toro, un torinese di Grugliasco che ha realizzato il miracolo Atalanta. Entrambe le squadre (mettiamoci anche la spinta di Belotti, bergamasco di Calcinate che non ha mai segnato all’Atalanta) arrivano da una sconfitta alla sfida di oggi, entrambe hanno raccolto 13 punti nelle ultime sette partite, entrambe parlano di impresa per ottenere la vittoria questa sera. Ma le cose in comune, forse, finiscono qui.
PARLA GASP. Non basta un ko come quello con la Spal per frenare l'entusiasmo in casa Atalanta. Il sogno Champions continua in campionato, aspettando di riviverlo in Europa contro il Valencia. E lo stesso Gasperini non fa drammi, preparando la sfida contro quel Toro di Mazzarri che rappresenta un po' la sua bestia nera: «Nell'arco di un campionato un inciampo capita. Contro una squadra costruita per l'Europa che ha vinto le ultime due volte contro di noi, per vincere serve una grande presentazione. Non possiamo cadere in errori di presunzione, il risveglio sarebbe brusco. Non ci sono squadre spacciate o fuori dai loro obiettivi, sia per la salvezza che per l'Europa, né distanze così grandi tra le avversarie. Il girone di ritorno è una battaglia». Intanto Gasperini sta ritrovando il miglior Duvan Zapata e ha già rilanciato Mattia Caldara, contro il Toro ci sarà pure il Papu Gomez: «Zapata anche lunedì ha mostrato un'ottima condizione, ha servito pure l'assist a Ilicic. Fisicamente è recuperato. Caldara è già inserito dopo essere stato fermo da tempo: il top della condizione lo raggiungerà entro qualche settimana. I suoi valori si vedono, ha solo bisogno di giocar. Gomez ha recuperato, Castagne invece non si allena ancora con la squadra».
QUI TORO. Rosa ridotta all'osso per Mazzarri: squalificati Tomas Rincon e Ola Aina, ancora fermi ai box Cristian Ansaldi, Daniele Baselli e Simone Zaza, mentre ieri è stato ufficializzato il passaggio di Kevin Bonifazi alla Spal. Ma il tecnico pensa solo all'Atalanta: «Ora siamo in questa situazione tra infortuni e squalifiche, ma non vorrei parlarne perché poi queste cose vengono viste come delle scuse. Di sicuro in undici giocheremo e qualche cambio lo abbiamo. Esperimenti? Abbiamo preparato alcune soluzioni per mettere in difficoltà l'Atalanta, ma ovviamente non posso rivelarle. Casomai dopo la partita, se si vedrà un giocatore impiegato in un ruolo diverso dal suo, spiegherò i motivi della scelta. Ma non è detto per forza che avverrà». Anche il Milan e la Coppa Italia possono aspettare: «Ormai quella di Pioli è una formazione di altissimo livello e servirà una prestazione eccezionale per metterla in difficoltà».