La salma di Tucciariello restituita alla famiglia Rionero, un paese in lutto
RIONERO IN VULTURE - L’autopsia sulla salma di Fabio Berardino Tucciariello, 40 anni, travolto dalla Fiat Punto guidata dal 30enne Salvatore Laspagnoletta, è stata completata in serata e oggi sarà restituita ai familiari per il funerale. In questo centro di 13mila abitanti c’è poca voglia di parlare di calcio, con un morto da seppellire e 24 concittadini in carcere mentre altri vivono nell’ansia di essere rintracciati dopo essere scappati dal luogo dell’incidente. Gli inquirenti sono riusciti a stilare l’elenco dei 54 partecipanti all’agguato, tra cui diversi minorenni. Dovranno fornire spiegazioni e, alla luce delle risultanze investigative, potrebbero essere destinatari di provvedimenti giudiziari. Si attende la decisione del Tribunale del Riesame circa la richiesta del legale di Salvatore Laspagnoletta per il quale il Gip, confermando l’accusa di omicidio volontario, ha sostenuto che «la brevissima durata del contatto tra i due gruppi di giovani tifosi poteva e doveva indurre l’indagato, pur nella concitazione di quei particolari attimi, a considerare la presenza di persone sulla sede stradale, onde adottare ogni misura possibile per evitare di affrontarle con modalità di guida idonee a procurar loro seri danni». Nel corso dell’interrogatorio anche dei due amici che erano a bordo della Fiat Punto investitrice, è emerso che la vettura procedeva a velocità moderata, costretta ad accelerare per sfuggire all’agguato, finendo con il travolgere le persone che tentavano di bloccarne la marcia. Senza quell’azione, «decidendo di intraprendere ogni manovra possibile, cercando di proseguire la marcia a qualunque costo», come nel provvedimento del Gip, probabilmente i tre giovani a bordo della Punto sarebbero oggi nelle vesti di vittime dell’aggressione.