Un derby del Sud ad alta tensione
È quasi un derby del sud, che va in scena da oltre ottant’anni. Salernitana-Cosenza si sfideranno anche questa sera (fischio d’inizio della gara alle ore 18). Da sempre è una gara sentita, intrisa di rivalità ed agonismo, ma anche di rivalità fuori dal campo e sugli spalti. Ecco perché il servizio d’ordine pubblico predisposto sarà da grande evento a rischio. L’Arechi sarà, infatti, blindato, con oltre 250 tra poliziotti e carabinieri impiegati che presidieranno l’intera area dell’impianto sportivo nonché le vie d’accesso ad esso. Chiusi i sottopassi che portano allo stadio, chiusa anche la stazione della Metro.
NON E’ UN GIOCO. Ventura alla vigilia è stato chiaro: «Se hai delle ambizioni, non puoi limitarti a giocare a briscola», ha chiosato in conferenza stampa l’allenatore ligure. C’è tutto l’ex commissario tecnico in questa frase. E c’è tutta l’ambizione di una Salernitana fin qui discontinua, ma che adesso vuole provare a cambiare passo, confidando anche in una direzione arbitrale equa (Amabile a Venezia non concesse un gol regolare a Giannetti). E non c’è partita migliore che quella col Cosenza, che da sola crea forti motivazioni.
PRECEDENTE AMARO. La scorsa stagione proprio i silani, vincendo all’Arechi, condannarono di fatto i granata ai play out. «Mi aspetto continuità. Personalmente non voglio precludermi nulla», continua Ventura. Per i campani, dunque, è arrivato il momento di crescere. I rientri di Karo, Kiyine e Di Tacchio compensano i forfait di Lopez e Cicerelli. E tra i ventidue convocati ci sono anche gli ultimi arrivati: Aya e Curcio. L’allenatore granata dovrebbe tornare al 3-5-2.
Se fosse così, Karo, Migliorini e Jaroszynski sarebbero i tre centrali difensivi. Il centrocampo dovrebbe essere quello di Pescara, con Akpa Akpro, Dziczek e Maistro (ma Di Tacchio scalpita), mentre sugli esterni dovrebbero agire Lombardi e Kiyine. L’unico dubbio riguarda l’attacco. Ventura non ha svelato chi affiancherà Djuric. Il ballottaggio è tra Giannetti, Jallow e Gondo, con il primo leggermente favorito.
Da oltre ottanta anni una rivalità senza confronti tra campani e silani