Fino a dove potrà arrivare Fognini? Nargiso: «Può centrare ogni obiettivo»
Il talent di Supertennis: «Fabio ha il tennis per provare ad andare fino in fondo. Nessun traguardo gli è precluso»
C’è solo Tennys Sandgren tra Fognini e i quarti di finale agli Australian Open con vista su Federer. Già, perché se lo svizzero dovesse battere domani Fucsovics negli ottavi e Fabio superasse l’americano, ecco che ci sarebbe la supersfida tra l’azzurro e Sua Maestà. Contro Pella Fabio ha messo in luce sprazzi di tennis spettacolare e tra i più entusiasti osservatori c’è Diego Nargiso, ex Davisman e oggi talent di SuperTennis.
Diego, dove può arrivare Fognini?
«Fabio può arrivare lontano. Il match con Opelka è stato un segnale. È riuscito a rimettere in piedi quel primo turno e una volta superato quello scoglio ha giocato due buone partite, quella con Pella è stata perfetta. Anche a Montecarlo lo scorso anno nel primo turno contro Rublev era con un piede e mezzo fuori. Riuscì a girare quell’incontro e poi sappiamo tutti come andò a finire».
Stai dicendo che Fabio può vincere gli Australian Open?
«Sto dicendo che Fabio contro Sandgren ha una bella opportunità. Ha il dovere verso se stesso di provare a vincere questo match in qualsiasi modo perché può regalarsi un quarto slam contro Federer, contro il quale non gioca sul cemento outdoor da 13 anni. Deve fare di tutto per giocare un grande match in uno slam. È l’unica cosa che gli manca, deve crederci. In carriera ha dimostrato tutto sia in Davis, sia a livello di due su tre. Gli manca solo il palcoscenico slam. Giocare questi match, anche se li perdi, ti dà una fiducia e una consapevolezza maggiore che a Fabio può tornare utile anche più avanti, magari al Roland Garros».
Quanto conta la presenza di Barazzutti al suo fianco?
«Ho parlato con Barazzutti a Roma, lo scorso anno. Lui ha sempre sostenuto che Fabio ha il potenziale per ritagliarsi uno spazio in uno slam e provare a vincerlo. A Fabio nel tempo è forse mancata un po’ di continuità per stare tra i primissimi, ma in quanto a tennis, se centra le due settimane buone, può ambire a qualsiasi traguardo. Corrado lo motiva in questo senso. È stato importantissimo anche a Montecarlo. Barazzutti ha sempre stimolato Fabio a pensare in grande, a provare a sognare».
Alla vigilia di questi Australian Open si parlava forse più di Berrettini e Sinner che non di Fognini. Questo fatto, secondo te, ha dato a Fabio una spinta in più?
«La competizione fa bene a tutti. Nadal e Federer hanno sempre sostenuto che entrambi senza l’altro non avrebbero raggiunto gli stessi traguardi. La sfida li ha motivati ad andare sempre oltre il proprio limite. In piccolo il fatto di avere oggi in Italia tanti giocatori che raggiungono traguardi prestigiosi non fa altro che alzare il livello e di questo, a giro, ne beneficiano tutti. Come è successo anche alle nostre ragazze qualche anno fa».
Contro Sandgren per volare ai quarti dell’Open australiano