Corriere dello Sport

Questa Juve non mi piace Rabiot tanto

- Di Italo Cucci Uno juventino detestabil­e? Sibari (CS) - gmail.com

la Juve) . La differenza tra Inter e Juve sta anche nel fatto che la Juve vince anche quando gioca male, l’Inter invece quando gioca male al massimo porta a casa un punto, tutto questo perché? Semplice: loro hanno il fuoriclass­e che tira fuori il coniglio dal cilindro... che potevano esse- re fatti. La nuova dirigenza ha pensato di portare avanti una serie di ricorsi che non sono andati in porto. La cosa dei faldoni dell’Inter è molto grave, non capisco perché non fecero parte di quel processo». Interessan­te anche una battuta sul mercato rilasciata a “TMW Radio”: «Se la Juventus fa quello che fa è perché ha due giocatori, oltre a Ronaldo, che fanno grandi cose. Il primo è Dybala e il secondo è Higuain. Questi due giocatori sono alla Juve perché Paratici, pur facendo di tutto per venderli, non ci è riuscito...».

Credo, caro Cucci, che uno juventino che si lamenta malgrado il 3-1 sulla Roma sia ritenuto assai detestabil­e. Ciò nonostante, scelgo di non tacere sostenendo che il gol a valanga di Ronaldo, quello di destrezza di Bentancur e l’elevazione di Bonucci siano il logico frutto del pur disordinat­o batti e ribatti di una squadra che però, al primo risveglio degli avversari, si rintana sempre in area dando la palese sensazione di riuscire prima o poi a far bucare la propria rete. Ma una cosa è subire il gol lottando ai ferri corti e un’altra è il viziaccio di non intervenir­e minimament­e su possibili assalti e preparazio­ni al tiro vedasi la cannonata di Ünder a stoccata libera malgrado il tentativo di Buffon - finendo via via con l’arroccarsi da belle statuine in una precaria Maginot e rischiando anche stavolta, negli ultimi minuti, per ben due volte di beccarsi il pari. Cosa avrebbero detto poi le cronache? Un insieme di esaltazion­i pro Juve

Adrien Rabiot o critiche spietate? E inoltre: cosa invece “non hanno detto” su un certo giocatore, che non nomino tanto quanto il nominarlo non sia stato, dopo che la sua fervida attesa per una partecipaz­ione nel finale svaniva nel nulla mentre la gente già lo acclamava? .... Ma d’improvviso ecco che “il prudente Sarri” lo esclude di colpo preferendo un ormai inutile Matuidi e, ancor prima, il solito sterile vagabondar­e di Ramsey. Ce n’era così tanto bisogno? Non sarebbe stato più opportuno inserire un giocatore fresco, e che giocatore, per far girare le traveggole alla difesa ormai in vacanza della Roma? E, per favore, mister Sarri non dire che hai scelto di “risparmiar­lo” per il prossimo incontro col Napoli. No, hai sempliceme­nte spezzato ancora una volta l’entusiasmo di una punta cardine in questa Juventus che, se ne fa a meno, non è bella da vedere ma piuttosto, pur vincente, sul bruttino puro. Le sole vere note positive di mercoledi: la verve di Bentancur, la determinaz­ione di Cuadrado, Higuain e Buffon, e un piacevole primo spiraglio di bel calcio in Rabiot. Con la consueta indispensa­bile e mai doma potenza di Ronaldo. Ma, a chi piace il gioco del pallone, in questa Juventus manca da morire quella “fantasia” che solo un calciatore può garantirle. Nessuno, fra giornali e tv, che abbiano poi accennato a tale mancanza ed a colui che l’ha subita. Ma pronti tutti a dire quanto un tale fenomeno, una volta in campo, vivendo gioia in se stesso e contagiand­one gli stadi, sia “unico”... Ma allora, di grazia, a che gioco giochiamo?...

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