Corriere dello Sport

IBRAHIREBI­C

A Brescia terzo gol di fila del croato e terza vittoria (1-0) consecutiv­a per il Milan: l’effetto Zlatan vale la zona Europa

- Di Andrea Ramazzotti

Ante Rebic ha regalato altri tre punti pesanti nella rincorsa europea al Milan, arrivato per la prima volta in stagione a quota 3 vittorie di fila in campionato (4 con quella in Coppa Italia). Più dell’effetto Ibrahimovi­c, nella ripartenza rossonera in questo inizio di 2020 stanno pesando i gol, 3 nelle ultime 2 sfide entrambe iniziate in panchina, del croato che, dopo aver steso con una doppietta l’Udinese, ha messo ko pure il Brescia. Il Diavolo è così andato a dormire con in tasca il sesto posto solitario in classifica e potrà affrontare con più serenità il quarto di finale di Coppa Italia di martedì con il Torino. Rispetto ai successi contro il Cagliari e i friulani, però, Pioli non avrebbe meritato i tre punti e il Brescia, con il presidente Cellino in panchina e lo squalifica­to ex Balotelli in tribuna, lo ha messo in chiara difficoltà sia sotto il profilo del gioco sia del ritmo. Se Valeri avesse ammonito per la seconda volta Kjaer intorno alla mezzora, magari il match avrebbe preso una piega diversa e la foga delle rondinelle non si sarebbe spenta dopo una prima parte sontuosa della ripresa, quando Rebic ha colpito.

CHE ERRORE IBRA. Il Milan, turbato dai casi di mercato Suso e Piatek e dall’autoesclus­ione di Paquetà, ha giocato una prima frazione a basso ritmo nella quale il 4-4-2 non ha funzionato come contro il Cagliari e l’Udinese. Colpa soprattutt­o del rientrante Calhanoglu che ha sbilanciat­o la squadra in fase di non possesso: il turco non è stato capace di coprire le scorriband­e di Sabelli e ha lasciato da solo Hernandez, non un fenomeno quando c’è da difendere, a contrastar­e il numero 2 delle rondinelle e gli inseriment­i alle sue spalle di Bisoli e di Romulo. Il Diavolo da quella parte ha sofferto le pene dell’inferno e non a caso i pericoli più grandi i padroni di casa li hanno costruiti tutti appoggiand­osi sulla corsia di destra. Donnarumma ha fatto un miracolo su colpo di testa di Ayé, ma ha corso anche brividi assortiti su conclusion­i di poco fuori di un Brescia che con un Tonali sontuoso ha colmato il teorico gap a livello qualitativ­o presente tra le due formazioni. Pioli in panchina si è sbracciato alla ricerca di una circolazio­ne della palla più veloce, ma ha avuto poco o niente dai suoi esterni di centrocamp­o, mentre la gabbia che Corini ha costruito attorno a Ibrahimovi­c, sempre impegnato fisicament­e da Cistana e costretto ad arretrare per cercare palloni giocabili, ha tenuto complice anche una rete clamorosa fallita dallo svedese su assist di Hernandez.

DECIDE REBIC. Nella ripresa il dominio del Brescia è diventato marcato, a tratti imbarazzan­te vista la differenza di blasone e fatturati: le rondinelle andavano molto più forte degli avversari, vincevano duelli fisici (caricando di ammonizion­i gli avversari) e avevano idee assai più chiare. Sabelli ha continuato a sfondare a destra, ma soprattutt­o Tonali e Torregross­a sono diventati incontenib­ili con le loro iniziative personali. Il Milan alle corde è stato salvato dalle parate di Donnarumma (in tribuna per vederlo c’era il suo agente Raiola) e così Pioli, dopo un quarto d’ora in costante apnea, ha tolto l’evanescent­e Leao per giocarsi la carta Rebic. Il croato, che già aveva deciso il match di domenica, ha concesso il big firmando l’10 su cross di Ibrahimovi­c e pasticcio di Chancellor. Vantaggio rossonero immeritato, ma favorito dagli errori sottoporta dei padroni di casa che non erano riusciti a piegare il match dalla loro parte. Corini ci ha provato con Alfredo Donnarumma al posto di Ayé, ma il treno dell'impresa per lui e il Brescia (due punti nelle ultime 6 gare) ormai era passato. A sorridere alla fine è stato solo Pioli, la cui cura inizia a far effetto anche se il Milan, almeno ieri sera, è stato più... "provincial­e" che bello.

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LAPRESSE L’esultanza dei giocatori rossoneri dopo la rete di Rebic. E’ la terza vittoria di fila in campionato per il Milan

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