POLITANO AL NAPOLI ERIKSEN ALL’INTER AFFARE FATT0
Il giocatore ha dato l’ok al trasferimento Arriverà in prestito con obbligo di riscatto a 25 milioni Sfumato lo scambio con Llorente Raggiunta l’intesa con il Tottenham che sta cercando il sostituto L’annuncio atteso lunedì Vicinissimo anche Giroud Lazaro
Il presunto giro d’Italia di Matteo Politano alla fine avrà un’unica tappa. Napoli. Storia di una giornata, quella di ieri, che detto tante cose. La più importante: è una partita a senso unico, nel senso che Politano si appresta ad abbracciare Napoli senza scambi (spiegheremo perché).
Il presunto giro d’Italia di Matteo Politano alla fine avrà un’unica tappa. Napoli. Storia di una giornata, quella di ieri, che detto tante cose. La più importante: è una partita a senso unico, nel senso che Politano si appresta ad abbracciare Napoli senza scambi (spiegheremo perché). Il suo giro d’Italia aveva compreso, dalla scorsa estate, Fiorentina, Milan e Roma: alcune piste magari forzate, di sicuro cinque mesi sprecati da alternativa delle alternative in casa Inter, nelle ultime settimane davvero l’ultima ruota del carro di Conte. Cambiare aria era necessità, magari la Roma gli resterà in gola (aveva pianto, venerdì scorso, dopo aver saputo che lo scambio con Spinazzola sarebbe saltato). E comunque si è concesso 48 ore di riflessione prima di aprire definitivamente le porte. Gattuso lo stima, di sicuro con quest’operazione il Napoli si prepara a una probabile nuova era senza Callejon.
CIFRE E DETTAGLI. Mancano alcuni particolari tra Inter e Napoli ma ormai ci siamo. Erano stati concordati 25 milioni, Marotta e Ausilio erano stati intransigenti sotto questo punto di vista, se ci fosse uno sconto sarebbe minimo. Prestito con obbligo di riscatto, un paio di milioni di acconto, un’altra ventina per portare a casa il cartellino, qualche altra spruzzata di milioni per aruna rivare alla fatidica cifra. L’accordo sull’ingaggio, nuova scadenza
2024, mai avrebbe rappresentato un problema. Viaggiamo a circa due milioni più bonus, la necessità di Politano non era quella di gonfiare il conto in banca (esercizio sempre utile) ma di mettere fine al tormento della panchina fissa, al massimo qualche spezzone. Situazione insopportabile per un ragazzo che vorrebbe soltanto visibilità.
NO LLORENTE. L’ipotesi, perché era un’ipotesi, dell’inserimento del bel
Fernando nell’operazione (in prestito con diritto di riscatto rispetto all’obbligo che il Napoli avrà per Politano) è rientrata subito alla base. I motivi sono almeno due, li possiamo elencare velocemente. Il primo: con Mertens ancora ai box lasciare Milik da solo sarebbe stato un azzardo bello e buono. In ogni caso, Giuntoli non avrebbe avuto troppa voglia di andare sul mercato per reperire un’altra punta cen
trale, preso com’è dalla rifondazione avviata per la prossima stagione. Rifondazione che ha comportato un esborso non indifferente e inevitabile. È la sintesi delle operazioni Demme, Lobotka e Rrahmani (da luglio), senza dimenticare l’assalto in corso e speranzoso per Amrabat (sempre per l’estate, impossibilitato com’è il centrocampista a lasciare l’Hellas in questa sessione di mercato per problemi di tesseramento).
Il secondo motivo è importante almeno quanto il primo. L’Inter, pur apprezzando Llorente, non se la sente di scaricare Olivier Giroud, la forte volontà di mantenere una promessa fatta in tempi non sospetti. E siccome il francese trionfatore dell’ultima Europa League non vede l’ora di tornare da Conte, si tratta di trovare la chiave per l’ultimo accordo con il Chelsea, da cinque o sei milioni. Il tesoretto Politano aiuterà, senza dimenticare l’altro tesoro (tecnico). Ovvero Eriksen, il più atteso, presto in arrivo sugli schermi nerazzurri.