Il Pisa non la chiude. E Di Gennaro gela l’Arena al 94’
MASUCCI PORTA AVANTI I NERAZZURRI. MA LA JUVE STABIA RESTA IN PARTITA E SI PRENDE IL PARI
Ambizioni ancora rinviate per il Pisa che domina, ma non riesce a battere una Juve Stabia ordinata e fredda nel finale per rimettere in sesto una partita che sembrava compromessa. Allunga la serie-sì la squadra di Caserta e conferma il suo buon momento. Niente tatticismi esasperati: Pisa e Juve Stabia si affrontano a viso aperto anche se sono i padroni di casa a prendere il dominio del gioco. Soddimo
da una parte e Bifulco dall’altra a sostegno delle punte. L’avvio è equilibrato, ma i nerazzurri creano più di un pericolo per la porta di Provedel. L’estremo difensore stabiese è decisivo in un paio di circostanza. Anche se è costretta a difendersi, la Juve Stabia non perde mai le sue geometrie, sfrutta la superiorità nel gioco aereo e non disdegna di ripartire in contropiede. Nelle fasi più delicate, dalla mezz’ora in poi, la squadra di Caserta non disdegna di passare al 4-5-1 col solo Forte in avanscoperta e gli altri a far massa a centrocampo. Una staffilata di Gucher dai 25 metri (assist di Soddimo) si infrange sull’incrocio dei pali a Provedel battuto: è il segnale che la gara sta cambiando inerzia. Il Pisa si rende ancora pericoloso con Fabbro, decisiva la deviazione di Provedel. Davvero
clamorosa la palla-gol fallita dal Pisa: cross di Lisi per la conclusione di Soddimo a colpo sicuro, è provvidenziale la deviazione in angolo di Vitiello,
RIPRESA. La pressione nerazzurra non si accentuata. Fioccano gli angoli, la difesa stabiese soffre, ma regge. D’Angelo rilancia Marconi dopo quasi due mesi, ma la musica non cambia. Anzi, nell’ultimo quarto di gara i ragazzi di Caserta creano una ghiotta opportunità con Di Gennaro: Gori si salva deviando in angolo con l’aiuto del palo. Ma il Pisa trova il vantaggio: sponda di Marconi per Masucci che non sbaglia. Gli stabiesi, però, non si arrendono e sfruttano una ribattuta corta della difesa per trovare con Di Gennaro il pallonetto che vale il pari.