Corriere dello Sport

Conte, la formula perfetta: più punti (8), meno ko (1)

- Di Andrea Ramazzotti

Rispetto allo scorso anno (e non solo a quello…) Antonio Conte ha rivoluzion­ato l’Inter. Tatticamen­te, ma anche dal punto di vista dei risultati. Al di là della flessione accusata nell’ultimo mese e mezzo, con lui in panchina la formazione nerazzurra è tornata in lotta per lo scudetto e ha avuto un rendimento migliore in quasi tutte le voci statistich­e rispetto all’ultima Inter di Spalletti.

PIU’ PUNTI, MENO KO. Il primo dato che balza all’occhio è quello dei punti conquistat­i: adesso sono 48, mentre 12 mesi fa erano 40. Il +8 è particolar­mente significat­ivo a dispetto dei 5 pari ottenuti nelle ultime 7 giornate. Se l’Inter non si fosse fatta sistematic­amente raggiunger­e sull'11 nelle tre sfide contro Atalanta, Lecce e Cagliari, adesso la classifica avrebbe un volto ancora migliore e il divario rispetto al rendimento del 2018-19 sarebbe stato maggiore. Il distacco dal primo posto occupato dalla Juventus adesso è di sole 3 lunghezze, mentre la scorsa annata il gap sempre dai bianconeri era di ben 19. D’accordo, la distanza si è ridotta anche per colpa di Bonucci e compagni che hanno sensibilme­nte rallentato il loro passo (-8 punti), ma i nerazzurri (e Conte) hanno comunque indubbi meriti. Ma c’è di più: l’ex allenatore del Chelsea per adesso ha perso una sola volta, contro la Juventus, mentre dopo 21 turni Lucio aveva già incassato 5 ko. L’ex ct inoltre ha reso l’Inter una macchina da gol visto che le reti realizzate sono già 42 contro le 31 della scorsa annata. Spalletti ha fatto meglio quanto a gol subiti (15 contro 18) e quando a incontri con la porta inviolata (11 contro 7). Adesso però Conte ha la miglior difesa del torneo, mentre 12 mesi fa Lucio era comunque dietro alla Juve (12).

MANCIO E MOU MIGLIORI. L’Inter attuale ha ottenuto più punti anche rispetto a quella 2017-18, la prima di Spalletti (43), e a quella di Mancini (41) che, nel 201516, era già in netto calo dopo essere stata anche prima in classifica. Nel primo anno di Mazzarri (2013-14) i punti alla ventunesim­a giornata erano 33, mentre erano 39 con Stramaccio­ni (2012-13). Nel 2010-11 la rimonta con Leonardo (38) in panchina era appena iniziata. Per trovare un punteggio migliore bisogna tornare indietro al 2009-10, l’anno del triplete, quando Mourinho i punti conquistat­i erano stati 49, con più reti segnate (45), ma più gol al passivo (19). Lo Special One aveva fatto gli stessi punti anche la stagione precedente, mentre Mancini ne aveva totalizzat­i rispettiva­mente 57 e 53 nel 2006-07 e nel 2007-08.

Rispetto a Spalletti ha ristretto anche il divario dalla vetta da 19 a soli 3 punti

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