Ecco Criscito la bandiera che non molla
Il capitano: «Rimasto per aiutare il Genoa nella lotta salvezza»
A Genova, perché nessuno sa ridere di se stesso e dei propri difetti come un genovese, gira questa barzellettina filosofica: “Un tale incontra un amico per strada e lo vede mogio, lo sguardo basso”.
Profumo di derby. Profumo di Ibra. Fra una settimana si gioca la «sua» partita, quella a cui non vorrebbe e non potrebbe mai rinunciare. Appunto per questo motivo Zlatan oggi (ore 15) non sarà in campo a San Siro contro l’Hellas Verona. Un avversario che evoca antichi e lugubri fantasmi al popolo rossonero ma che per Ibrahimovic non può essere paragonato all’Inter. Influenza, qualche acciacco e dolorino: nulla di più. Nessun allarme. Ibrahimovic non c’è, ma ci sarà domenica contro l’Inter. Le precauzioni non sono mai troppe. Intanto Pioli deve affrontare ancora un’emergenza importante, si spera non abbastanza grave da fermare la corsa del suo Milan reduce da 5 vittorie consecutive, 3 in campionato e 2 in Coppa Italia. Tredici gol fatti, solo 4 quelli subiti. Numeri fino a poco tempo fa impensabili. Con la zona Champions ancora nel mirino, in piena rimonta dopo un mese di gennaio di alto profilo.
TOTEM. L’effetto-Ibra finora aveva fornito risultati eccellenti. Il ritorno in rossonero dello svedese ha trasformato il Milan e gran parte dei suoi giocatori. Stefano Pioli ha saggiamente virato sul 4-4-2 dopo aver tentato di ottenere continuità di rendimento con il 4-3-3. Ibrahimovic finora ha segnato 2 gol in 5 partite disputate (a Cagliari e in
Coppa contro il Torino) che non rappresentano un bottino da sottovalutare per un integro ma chilometrato... trentottenne. Rebic e Leao si sono finalmente imposti per personalità e carattere. Oggi contro l’Hellas il croato dovrà addirittura sostituire lo svedese nel ruolo di goleador: Leao ha ancora un po’ di difficoltà a concretizzare il suo talento davanti alla porta avversaria. Cosa farà, quindi, il Milan per la prima volta senza Ibra in campo?
EMERGENZA. Sei indisponibili per infortunio, uno squalificato (Bennacer) con 3 diffidati (Andrea Conti, Musacchio e Romagnoli) a rischio derby. Pioli ieri sera ha convocato solo 20 giocatori compresi due baby. Il primo cambio dei due centrali, il danese Kjaer, assisterà alla gara contro l’Hellas davanti alla tv. Ieri per il quarto giorno consecutivo non si è presentato a Milanello a causa di un attacco influenzale. Lo stesso Krunic, destinato a sostituire Bennacer, non è disponibile. Potrebbe essere il... bomber Calhanoglu (doppietta per lui in Coppa Italia contro il Torino) ad alternarsi in cabina di regia con Bonaventura. Nel frattempo nella prossima settimana potrebbe congedarsi dall’infermeria Biglia, tornando disponibile almeno per la panchina per il derby. Come detto Pioli ha riconvocato i due Primavera Brescianini e Daniel Maldini. Quest’ultimo rappresenta l’unico cambio in attacco, affidato alla coppia Rebic e Leao. In panchina faranno il loro debutto il rientrante Laxalt e Saelemakers, il penultimo acquisto in ordine cronologico della sessione mercantile di gennaio.
RIMONTA. Difficile, ma non impossibile, la scalata alla zona Champions League non può prescindere da un successo oggi contro l’Hellas. Anche perchè il pareggio (2-2) di ieri sera fra Cagliari e Parma, potrebbe consentire ai rossoneri di insediarsi, questa volta in solitudine, al sesto posto in classifica. Che, comunque, solo un mese fa sembrava l’obiettivo massimo. Adesso, invece, è diventato il trampolino di lancio verso l’Europa che conta veramente.
Ko anche Kjaer in panchina Laxalt Saelemakers e Maldini jr