Corriere dello Sport

CUORE DI CAPITANO «SOLO IL GENOA» 215

Criscito e una storia che sembra arrivare da un altro calcio Lo voleva la Fiorentina, continuerà a lottare in rossoblù per la salvezza

- di Roberto Perrone

AGenova, perché nessuno sa ridere di se stesso e dei propri difetti come un genovese, gira questa barzellett­ina filosofica: “Un tale incontra un amico per strada e lo vede mogio, lo sguardo basso. “Che hai?” gli chiede. “Eh, è morta la nonna”. “Dai, non te la prendere, avrà avuto la sua conveniens­a”. Qual è stata la convenienz­a di Domenico “Mimmo” Criscito nel rimanere al Genoa? Questo è uno di quei rari casi in cui il calcio ha un sapore antico, in cui i giocatori più significat­ivi di un club declinavan­o un’offerta migliore per restare dove non erano solo giocatori, ma anche simboli. Allora si sarebbe parlato di “bandiere”, termine ancora in voga, certo, anche se il patriottis­mo calcistico è sempre ambiguo. Forse è il caso di lasciar perdere le bandiere e di parlare di scelte controcorr­ente in un calcio dove ognuno coltiva i suoi interessi e raccontare la storia di chi non ha seguito la convenienz­a. A 33 anni, compiuti a fine dicembre, un’avventura di 18 mesi con la Fiorentina, che sta costruendo un grande rilancio grazie a un presidente entusiasta, è sicurament­e più allettante della permanenza al Genoa pericolant­e, dove quello che ieri è certezza, oggi non lo è. E dove si rischia, dopo anni a sfiorarlo, il naufragio in serie B. Così, nell’ultimo giorno di mercato, Domenico Criscito ha deciso di rimanere a Genova per quella che, possiamo dirlo, è la sua quinta vita rossoblù. La quarta era cominciata nel 2018, dopo sette stagioni allo Zenit: ritorno al Ferraris con la fascia da capitano. Le fasce vanno e vengono, le scelte restano. Ha scritto

INSTAGRAM. Criscito (su Instagram, e dove se no?) dice che «sono stati giorni difficili ma con l’aiuto del mister ne sono uscito più forte di prima, pronto per le prossime sfide che ci aspettano sul campo, orgoglioso di far parte di questa società». Importante il ruolo di Nicola che ha benedetto la decisione del capitano. Oggi contro l’Atalanta, lo manderà in campo da titolare. «Da capitano non ho mai pensato neanche un secondo di poter lasciare i miei compagni da soli in questa durissima battaglia e tutti insieme bisogna portare questo club alla salvezza», ha concluso Criscito. Però è anche vera la posizione del club, illustrata dal ds Francesco Marroccu. «Non siamo noi che l’abbiamo messo sul mercato, succede a tanti giocatori del Genoa di essere ambiti, la Fiorentina voleva Criscito e ha pressato molto». Effettivam­ente è stata la Fiorentina a cercare il capitano del Genoa perché il club di Enrico Preziosi non aveva pensato di cederlo. La trattativa è stata tutta tra il club viola, Criscito e il suo procurator­e Andrea D’Amico. Il Genoa, alla fine, l’avrebbe lasciato partire, come ha fatto con Radu, perché è politica societaria non trattenere chi se ne vuole andare. Ma alla fine Criscito ha deciso di resistere. Due volte. Perché, oltre alla Fiorentina, ha respinto anche i consigli della propria famiglia che gli suggeriva di partire. Come abbiamo letto in queste ultime fasi di mercato, e come è accaduto in passato, mogli, madri e parenti assortiti hanno condiziona­to più di una scelta. Il Genoa è una società con le sliding doors sempre in movimento, si è visto anche questa sessione di mercato. Criscito si è fermato un momento prima di oltrepassa­rle, con questa sua resistenza da vecchio calcio, affezionat­o a un luogo, a una maglia, a un’idea forse romantica. Scelta di cuore, ma anche di coraggio. Perché, ora comincia il cimento. Dovrà cercare di salvare la ghirba del vecchio Grifo. Subito, da oggi, contro il vecchio maestro Gasperini. Se sono bandiere, devono sventolare. Altrimenti meglio un’antenna per la tv.

Partite

giocate da Criscito con il Genoa (18 gol realizzati). La prima in serie B, nella stagione 2002/03. L’esterno sinistro ha giocato in rossoblù in quattro periodi differenti della carriera. E’ tornato nel 2018, dopo 8 anni in Russia con lo Zenit.

«Mai pensato di lasciare da soli i miei compagni» Oggi sfida Gasperini

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Domenico Criscito, 33 anni, 14 presenze e 2 gol quest’anno

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