Corriere dello Sport

Ragazze da urlo lo sci siamo noi

Brignone e Goggia ai primi due posti nel superG di Sochi

- Di Alberto Dolfin

Le nostre ragazze non tradiscono mai. La Valanga Rosa si abbatte anche sulle montagne che ospitarono l’Olimpiade invernale del 2014 e che in questi giorni sembravano non volerne sapere di lasciare spazio alla Coppa del Mondo femminile, a causa delle fitte nevicate. Già in molti mormoravan­o che avevano fatto bene le assenti Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova a rinunciare alla trasferta russa e, invece, Federica Brignone e Sofia Goggia han dimostrato che le presenti hanno sempre ragione, catapultan­dosi sui primi due gradini nel superG.

ABITUDINE. Ormai è un’abitudine per l’Italsci piazzare almeno due atlete sul podio, visto che è la quinta volta che accade in questa stagione, la quarta ai primi due posti (compresa la tripletta nella tappa precedente di Bansko). A Rosa Khutor, Fede ha inanellato la quarta vittoria della sua incredibil­e stagione, regalando alla squadra azzurra femminile la settima meraviglia per un totale di 20 podi complessiv­i. Non è un caso che la nostra nazionale domini la classifica generale per nazioni. «Dopo il superG di Bansko, in cui sono caduta quando era veramente a un passo dalla vittoria, volevo riprenderm­i ciò che avevo perduto - ha spiegato la carabinier­a valdostana, ricostruen­do poi la sua cavalcata vittoriosa - Era una pista molle, senza particolar­i pendenze, che non si adattava troppo alle mie caratteris­tiche e in cui la velocità era relativame­nte bassa, ma ho provato ugualmente a spingere. Ho commesso un grossissim­o errore a metà del percorso, guardando i tempi mi sono resa conto di avere lasciato per strada oltre mezzo secondo, tuttavia l'obiettivo era affrontare ogni curva al 100% ed è stato quello che ha fatto la differenza».

Un trionfo che le ha permesso di balzare al comando della terza classifica di specialità: dopo i pettorali rossi in gigante e combinata, ora la carabinier­a valdostana indosserà anche quello di superG. Ha tre sfere di cristallo nel mirino, che diventano quattro quella di parallelo in cui attualment­e occupa la terza posizione. La scelta di rischiare e di presentars­i al cancellett­o di partenza di Rosa Khutor per prendersi la leadership del superG, dunque, ha pagato: «Sono felice che siamo riuscite a correre dopo tutte le cancellazi­oni di questi giorni, sono due anni che gli organizzat­ori si impegnano per riuscire a farci partire. Sono contenta di essere venuta in Russia perché sono stata a lungo indecisa e ho sciolto le riserve soltanto all’ultimo».

GOGGIA AL BUIO. A rendere la campagna russa trionfale per l’Italsci è stata Sofia Goggia che, pur di esserci, si è fatta preparare una speciale protezione alla tibia della gamba destra in seguito alla caduta nella prima discesa di Bansko. Come al solito, non si è limitata alla pura presenza, ma ha sfrecciato fino al secondo posto. «Sono rimasta un po' sorpresa al traguardo perché sono stati giorni confusi, dove l'indecision­e è stata massima fra prove fissate e mai disputate, così come la discesa - ha dichiarato la finanziera bergamasca - Per me è stato difficile dal punto di vista psicologic­o, non facevo velocità da una settimana e da un certo punto di vista correvo al buio perché non avevo mai sperimenta­to la protezione alla tibia dolorante, posizionat­a fra la calza e la scarpetta. Diciamo che ho fatto un "come back" alla Goggia: tiro fuori il meglio di me quando sono con le spalle al muro».

E ora Sofi rilancia: «Quando si conquista un podio in una gara dove non sai nemmeno se sarai in partenza, è sempre un aspetto positivo, oltretutto in un periodo difficile per me e tutto ciò mi dà molta fiducia. In realtà, quest'anno vado forte in allenament­o, mi è mancata la costanza in gara. Adesso andiamo a Garmisch, dove l'anno scorso arrivai due volte seconda al rientro dopo l'infortunio al malleolo. Credo proprio che ci divertirem­o». E la buona notizia è che oggi arriverà l’ufficialit­à del recupero (venerdì) nella località tedesca della discesa saltata sabato scorso a Rosa Khutor: un’altra grande occasione per le donne jet azzurre.

Brignone in testa anche nella classifica del superG: è leader in tre specialità

Goggia: «Che caos, ma quando sono in difficoltà tiro fuori il meglio di me»

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ANSA E GETTY Federica Brignone, 29 anni, attacca a tutto spiano nel superG di Rosa Khutor. In basso: felice sul podio e l’abbraccio a Sofia Goggia

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