Corriere dello Sport

Addio a Sarti Giocò con Sivori e Boniperti

- N.bal.

ca e del tempo. Costruendo un corpo-macchina invulnerab­ile. Scopre la propria grandezza e sente di doverla rispettare. Questo si traduce in una sola parola: furia. Eccesso. Non si lascia niente al caso. Lui e chi gli sta intorno, tutto il clan, la madre Dolores, la sacerdotes­sa, la sorella Elma («Il pallone d’oro a Modric? La prova che il mondo è marcio»), l’agente Jorge Mendes, il fratello Hugo, la fidanzata Georgina, gli amici più stretti. I quattro figli. Di cui tre nati da madri surrogate, uteri in affitto, probabilme­nte americane. «La mia missione? Insegnare loro ad essere numeri uno». L’onnipotenz­a lo spinge all’autosuffic­ienza, lui padre e madre allo stesso tempo, i suoi figli come emanazione del suo ego trionfante. Impeccabil­e nella sostanza, la protezione del suo talento, e anche nella superficie. Cristiano Ronaldo diventa l’ologramma di se stesso. Uomo copertina, braccato da mille sponsor, dalla moda alla cosmetica.

Non sappiamo se Cristiano vincerà la guerra del “Goat”, il più grande di tutti i tempi. Sappiamo che un giorno Leo Messi si fermerà e proverà a vivere da umano, da padre, da marito e forse da nonno. Sappiamo che Cristiano non si fermerà mai. Allenarlo è una sconfitta per chiunque, perché lui è il migliore. L’unico allenatore di se stesso.

TORINO - Il calcio juventino in lutto. Pochi giorni dopo la morte di una leggenda come Pietro Anastasi, ieri si è spento anche Benito Sarti, all'età di 83 anni.

Nato a Padova il 23 luglio 1936, Sarti è passato dalla squadra locale alla Sampdoria prima di essere acquistato dalla Juventus nel 1958. Successiva­mente è rimasto in bianconero per dieci stagioni diventando un punto fermo di una squadra che poteva contare sul trio di fuoriclass­e composto da Giampiero Boniperti, John Charles e Omar Sivori.

In tutto sono state ben 252 le presenze di Sarti con la maglia della Juve, squadra con la quale vinse anche tre Coppe Italia e tre scudetti. Sono sei, invece, le sue presenze in Nazionale.

IL SALUTO. La società bianconera ha ricordato Sarti sul proprio sito ufficiale anche con uno stralcio di “Hurrà Juventus” in cui raccontava il momento in cui suo papà, ortolano di mestiere, seppe del suo passaggio alla squadra bianconera: «Mi presentai all’alba al negozio e lui aveva le lacrime agli occhi. Stava leggendo sul giornale la notizia della mia cessione alla Juventus. Mi disse di non montarmi la testa, di continuare a vivere come avevo sempre fatto, allenandom­i scrupolosa­mente, senza trascurare il minimo particolar­e».

Di tre dei quattro figli ha preteso di essere padre e madre insieme

TORINO - Eccolo, Adrien Rabiot. Ha avuto bisogno di mezza stagione, se l'è presa tutta per ritrovare ritmo e fiducia, assimilare i meccanismi della nuova Juve di Maurizio Sarri, scrollarsi di dosso scorie fisiche e mentali di mesi trascorsi fuori rosa al Paris Saint-Germain. Poi però Rabiot è arrivato. E ora ha tutta l'intenzione di non mollare più il posto da titolare che si sta conquistan­do con un inizio di 2020 convincent­e sotto ogni punto di vista. Trasforman­dosi in quel grande colpo a scoppio ritardato che la Juve sapeva di aver effettuato in estate ingaggiand­olo a parametro zero, non a caso sono state puntualmen­te respinti al mittente tutti i sondaggi arrivati anche per il mercato invernale: prima il Tottenham, poi il Manchester

 ??  ??
 ?? ANSA ?? Adrien Rabiot, 24 anni, 14 presenze in campionato
ANSA Adrien Rabiot, 24 anni, 14 presenze in campionato
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy