SCATTO NAPOLI SULLA STRADA PER L’EUROPA
La scalata di Gattuso prende quota L’obiettivo è sempre la Champions però deve viaggiare a tutto gas L’alternativa è l’Europa League
Già recuperati cinque punti in tre partite: i conti veri si faranno a maggio
Il Napoli ringhia sulla zona Europa come non accadeva da un po’: in virtù della vittoria di lunedì a Marassi con la Samp, la seconda consecutiva dopo quella della svolta con la Juve, gli azzurri guardano ora l’Europa League a 2 punti e la Champions a 9 punti. E pensare che il 18 gennaio, e dunque dopo l’imbarazzante sconfitta con la Fiorentina, la terza di fila, le distanze avevano toccato rispettivamente 6 e 14 punti (massimo stagionale). Morale: nel calcio possono bastare due settimane a cambiare la vita. O quantomeno le ambizioni e le aspirazioni. Anche quelle ritenute teoricamente impossibili: la qualificazione in Champions resta molto complessa, inutile negarlo, ma in otto giorni e due successi la squadra di Gattuso ha messo di nuove le coppe nel mirino e anzi, a questo punto, ha notevoli chance di centrare in tempi relativamente brevi l’Europa League. Molto dipenderà dalle prossime due partite, con il Lecce e il Cagliari, titolare di 32 punti come Milan e Parma e al momento in lotta con entrambi per l’ultimo pass EL, e dunque dalla capacità del Napoli di credere nella proprie qualità e nel lavoro di Gattuso. Già, Rino: il nuovo allenatore è stato fondamentale per la testa e le gambe dei suoi talenti smarriti. Uno vero e diretto, come dicono i suoi: bravo soprattutto perché, ottimo lavoro a parte, è riuscito a trovare la chiave per ricostruire un gruppo profondamente fratturato.
PRIMO STEP. E allora, la rimon ta. Anzi la scalata che sembrava impossibile e che resta ardua, per carità, ma almeno al cospetto della squadra non c’è più il K2: la Champions resta una vetta, sia chiaro, ma dai 14 punti di due giornate fa ai 9 contemplati dopo Genova, beh, l’affare comincia a farsi intrigante. Per il bene collettivo, come ha sicuramente specificato Gattuso in occasione delle sue riunioni faccia a faccia con il gruppo, discussioni da uomo spogliatoio dannatamente sincero e senza filtri, la prospettiva più saggia è ragionare passo dopo passo. dopo obiettivo: il primo era guarire dalla crisi, missione a quanto pare compiuta dopo le tre vittorie in serie con la Lazio nei quarti di Coppa Italia e con la Juve e la Samp in campionato; il secondo è rientrare a pieno titolo in zona Europa League. Da lunedì, dal poker di Marassi, il Napoli ha smesso di bluffare: ora ha 30 punti come Bologna e Verona, e soprattutto è a 2 lunghezze appena dall’ultimo posto utile occupato dal Milan. Sesto con 32 punti insieme con Parma e Cagliari: tutti scontri diretti da giocare, a cominciare da quello con i sardi il 16 febbraio in trasferta.
URLO CHAMPIONS. Le prossime due partite, con il Lecce domenica e poi con i rossoblù di Maran, diranno molto, moltissimo. Anche in ottica Champions: il Napoli è a 9 passi dal quarto posto occupato dall’Atalanta, avversario temibilissimo ma unico alla portata, più alla portata, considerando che la Lazio è terza con 49 punti. Altro che urlo: sarebbe proprio da urlo, la rimonta. E in mezzo? Beh, Gattuso si giocherà la semifinale di Coppa Italia con l’Inter, chance eccezionale di per sé ma anche in ottica europea,