Corriere dello Sport

RAMMARICO CONTE: CHE ERRORI SUI GOL

Non è soddisfatt­o del risultato, ha visto la squadra come impaurita. Il tecnico va avanti «Dobbiamo fare un percorso Bisogna continuare a lavorare e a dare fastidio in testa»

- Di Daniele Rindone

Ribaltato, sorpassato, giù dal primo posto. Conte e l’Inter adesso si ritrovano terzi: «La prestazion­e c’è stata, il risultato non mi è piaciuto assieme al modo in cui abbiamo concesso i due gol, li abbiamo regalati. Stiamo cercando di dare fastidio in vetta, era uno scontro diretto tra noi e la Lazio, esserci arrivati in questo modo deve renderci orgogliosi. Ma dobbiamo sapere che c’è tanta strada da fare se vogliamo dare fastidio già quest’anno». Conte ha chiesto ai suoi una crescita più veloce: «Dobbiamo stare sereni, stiamo cercando di inserire Eriksen e i nuovi, non fasciamoci la testa. Abbiamo margini di migliorame­nto a livello dei singoli, il giocatore ci deve mettere del suo per riuscire a crescere. Sul primo gol non voglio entrare nel dettaglio se ci sia stata o meno mancanza di comiunicaz­ione». Non gli è piaciuto l’atteggiame­nto del secondo tempo: «Dobbiamo essere più sereni, ci facciamo prendere dalla frenesia, serve grande freddezza. La partita è stata condiziona­ta da gol evitabilis­simi. Non siamo stati impeccabil­i. Sui gol abbiamo commesso grosse ingenuità, fa parte di un processo di crescita, tanti ragazzi devono continuare a lavorare, a migliorare per cercare, in queste situazioni, di essere più sereni». Voleva un’Inter più tosta, meno impaurita: «Siamo stati troppo morbidi sui due gol. A volte è capitato a noi di rimontare. Dobbiamo fare un percorso, lo ribadisco. I ragazzi devono lavorare per affrontare le situazioni nella giusta maniera. Nel secondo tempo, pronti via, sembravamo impauriti, questo va migliorato. C’è stato un grandissim­o impegno dei ragazzi, li ringrazio per questo».

MAROTTA. Prima della partitissi­ma ha parlato l’ad Beppe Marotta. Ha affrontato il caso Lautaro, corteggiat­issimo dal Barcellona. Ha fatto capire che dev’essere il giocatore a chiedere la cessione, la società non ha interesse a vendere: «Lautaro sta crescendo, è un ragazzo molto giovane. A lui interessa soprattutt­o indossare questa gloriosa maglia e crescere dal punto di vista profession­ale. L’Inter non deve invidiare nulla a nessuno e i giocatori vanno via solo quando sono loro a chiederlo». Marotta immaginava una notte diversa: «Queste sono partite classiche, l’Inter ha un palmares ricco di successi, essere qui all’Olimpico è un fatto ordinario. Stiamo affrontand­o un periodo positivo quindi c’è soddisfazi­one, ma anche la consapevol­ezza di voler essere protagonis­ti». L’inseriment­o di Eriksen (ritardato, anche ieri è entrato in corsa) non preoccupa: «E’ già il vero Eriksen, c’è un periodo di ambientame­nto ed è chiaro che nel corso di una partita ci sia una rotazione. Abbiamo un bel gruppo, sta a Conte decidere che formazione mettere in campo. Eriksen sarà sicurament­e inserito».

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GETTY La carica di Antonio Conte: non è bastata all’Inter all’Olimpico

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