Corriere dello Sport

JUVE, IL TRIDENTE OLTRE RONALDO

Sarri fa esperiment­i, ma Dybala (rete numero 90) e Cuadrado riescono a piegare il Brescia solo dopo l’espulsione di Ayé. Torna Chiellini, Pjanic va ko

- Di Andrea Ramazzotti

La crisi di gioco non è ancora alle spalle, ma con il 2-0 al Brescia almeno la Juventus respira. Di nuovo solitario in vetta alla classifica, a +1 sulla Lazio e a +3 sull’Inter, adesso Sarri deve trovare il modo di far esprimere ai suoi un calcio migliore rispetto a quello mostrato contro un avversario decimato che nel primo tempo, finché non è rimasto in dieci, non aveva rischiato niente (0 tiri nello specchio concessi).

Dopo la trasferta “soft” di sabato a Ferrara, la stagione entrerà in una fase caldissima, con la ripresa della Champions e lo scontro diretto con l’Inter, e i bianconeri, ieri prima dell'1-0 fischiati dal loro pubblico, non si avvicinano a questi impegni nel modo giusto. Il ritorno di Chiellini darà una mano, ma preoccupan­o l’infortunio di Pjanic e più in generale una manovra che non decolla. Del sarrismo nessuna traccia, anche se i tifosi si accontente­rebbero pure... dell’ “allegrismo” che ha permesso di festeggiar­e scudetti e trofei. La transizion­e da Allegri a Sarri si sta rivelando più lunga e complessa di quanto la società credesse e siccome la concorrenz­a è temibile l’annata sta prendendo una piega non facile. Come quella che aveva preso la gara contro il Brescia, risolta dal rosso ad Ayé e dalla punizione di Dybala.

LA PRODEZZA DI PAULO. Sarri è ripartito in campionato dopo la brutta notte del Bentegodi, ma il volto scuro con cui il presidente Agnelli ha assistito dalla tribuna ad alcune fasi del match non è passato inosservat­o. Nella giornata in cui Ronaldo ha evitato di appesantir­e i suoi muscoli, ci ha pensato la Joya a decidere il confronto, ma per l’ex tecnico del Chelsea assemblare la squadra in fase offensiva è stato complicato esattament­e come giovedì a San Siro. Stavolta ha provato con il tridente (Cuadrado a destra, Higuain in mezzo e Dybala a sinistra), ma Paulo, che ha faticato sull’out mancino, ha finito per accentrars­i troppo o per partire da metà campo. I primi 20 minuti se ne sono così andati tra un tentativo di inversione degli esterni offensivi, ben 8 angoli conquistat­i e parecchi errori che hanno fatto sfuggire qualche fischio ai tifosi, invitati dal numero 10 a sostenere il gruppo.

Se di fronte ci fosse stata una formazione più pericolosa di questo Brescia penultimo e privo di Torregross­a, Tonali, Joronen, Cistana e Romulo, forse per la Signora sarebbero stati dolori. Gli uomini di Lopez hanno invece spianato la strada verso il successo ai bianconeri con l’ingenua espulsione di Ayé, che in 3 minuti e 20 secondi si è preso due gialli e ha anche provocato la punizione dal limite grazie alla quale Dybala ha sbloccato il punteggio. Il Brescia, che ha lasciato solo Balotelli in avanti e si è schierato con il 4-4-1, a quel punto è diventato ancora di più una comparsa e Andrenacci, che era entrato al posto dell’infortunat­o Alfonso, ha evitato con un gran balzo il 2-0 di Rugani.

GIOIA CHIELLINI, MA PJANIC… La ripresa si è giocata poco più che per onor di firma. Il match non era chiuso a livello di risultato, ma era evidente che il Brescia non avesse le forze per impensieri­re gli avversari, a loro volta incapaci di segnare la rete della sicurezza. Sarri ha visto Dybala e Higuain provarci ripetutame­nte, ma solo a un quarto d’ora dalla fine ha potuto tirare un sospiro di sollievo con il 2-0 di Cuadrado. Aveva già perso Pjanic. In compenso, nella giornata in cui la difesa non ha subito gol, ha ritrovato Chiellini. Un punto da cui ripartire.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy