Corriere dello Sport

«Il mio Gent giocherà all’attacco»

- Di Giorgio Marota

Attenta Roma, la crisi rischia di diventare un abisso ancora più profondo. Il Gent va preso con le molle perché crea, diverte e segna; ha realizzato 54 gol in 26 partite del campionato belga (è al 2° posto e reciterà un ruolo da protagonis­ta nei play off scudetto) e in Europa è imbattuto. «Ci sentiamo forti, la mia squadra gioca sempre all’attacco» è il manifesto di Jess Thorup, danese classe ’70 che ha costruito nelle Fiandre un piccolo Liverpool. Studia Klopp e Guardiola («ma non ho idoli», precisa), ama la Serie A e conosce pregi e difetti dei gialloross­i che affronterà giovedì (ore 21) nell’andata dei sedicesimi di Europa League. È una competizio­ne a cui il Gent tiene parecchio e l’ha dimostrato vincendo il proprio girone davanti a Wolfsburg, Saint Etienne e Oleksandri­a.

Jess Thorup, ci racconti la sua creatura…

«Siamo un piccolo laboratori­o di idee. Ci piace sperimenta­re, provare cose nuove. Ai ragazzi chiedo di giocare in modo offensivo, altrimenti non mi diverto»

Sensazioni per il doppio confronto con la Roma?

«In Europa League abbiamo battuto squadre come Wolfsburg e Saint Etienne. Contro la Roma dobbiamo compiere un ulteriore step. Siamo stati molto sfortunati nel sorteggio, pur avendo vinto il girone ci troviamo a incontrare uno dei più grandi club in Europa. Non mi fido della sua crisi, il campionato italiano è difficile»

La sua filosofia? «Attaccare senza paura»

Quanto credete nel passaggio del turno?

«È durissima. Ma posso promettere che non vedrete un Gent remissivo»

Non vi spaventa nemmeno l’Olimpico?

«A calcio si gioca sempre per segnare. In casa della Roma, davanti a un grande pubblico, non avremo sempre il controllo della palla come piace a noi. Ce la giocheremo comunque, a testa alta»

Cosa pensa di Fonseca?

«Fa un bel calcio, abbiamo in comune il fatto di far giocare molti giovani. Lo seguo con interesse»

La Roma in questo 2020 ha perso 5 partite su 7, voi al contrario avete vinto 5 gare nelle ultime 7… «Pensare che la Roma possa vincere sempre è un errore. Certamente ho studiato le ultime sconfitte e ho trovato dei punti deboli, ma non commettere­mo l’errore di arrivare distratti alla partita. Ci motiverà il fatto che siamo sfavoriti»

«Fonseca propone un bel calcio ma ho trovato dei punti deboli»

Chi teme di più della Roma?

«Il nome che sento pronunciar­e nello spogliatoi­o è quello di Edin Dzeko...».

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ANSA Jess Thorup, 49 anni, giovedì affronta la Roma con il suo Gent

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