Vettel-Leclerc sull’1-0
Vettel-Leclerc uno a zero, almeno per com’è andata l’uscita televisiva di ieri sera da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Rai2. In tardissima serata, ormai dopo le 22.30, davanti al presentatore si sono seduti solo Sebastian e il team principal ferrarista Mattia Binotto mentre Charles Leclerc - pure atteso, pareva che il suo volo fosse in ritardo - s’è collegato da casa senza neanche essere partito. Colpa del maltempo, dice.
Domande, risate e battute: l’ultima occasione di distrarsi prima di scendere domani in pista al Momtmelò per una giornata di filming day, utile ai video promozionali ma anche a verificare che la macchina nuova - della SF1000 parliamo - stia insieme. Charles ha raccontato dell’iniziativa di cui aveva tenuto all’oscuro la Ferrari: inaugurare le sue ferie, una volta concluso il Mondiale scorso, con un lancio col paracadute. «Tanto, se fosse andato male nessuno mi avrebbe potuto rimproverare...» è stata la sua battuta pulp, con Binotto un po’ burbero: «Non l’ho perdonato e comunque non lo farà più».
Nessuno ha promesso nulla, né vittorie né Mondiale: ottimo segno. «Anche perché lo scorso anno eravamo tanto ottimisti dopo i test - ha ricordato il capo della Scuderia - e poi in Australia è arrivata la doccia fredda». Video simpatici con i due ragazzini alle prime armi, Sebastian autoironico sulla sua età ben maggiore rispetto a quella di Leclerc (32 anni contro 22): «Beh, i video miei non sono in 4K come quelli di Charles», l’altro dolcissimo soldo di cacio che ancora piccolino, con la tuta di gara addosso e in mano un casco sproporzionatamente grande, raccomandava agli adulti: «Rispettate il codice e divertitevi solo in pista».
Il giovane monegasco ha confermato di avere come idolo Ayrton Senna, mentre Vettel simpaticamente allargava le braccia come a dire «Ah, non sono io?...». E poi lui, Sebastian, ovviamente ispirato da Schumi: «Per me Michael era un idolo, il tedesco con la macchina rossa...» E’ finita con lo studio ad applaudire Schumacher, nel segno di #keepfightingmichael.
E adesso basta buon umore, si fa sul serio. Sperando di tornare a ridere nel momento del podio.