IL MORSO DI MODENA
Gli emiliani, implacabili nelle fasi decisive, passano a Trento dopo 4 anni Christenson e i servizi di Anderson trascinatori: decima vittoria di fila Giannelli e Russell troppo soli
Continua la marcia di Modena, che dopo quasi 4 anni di digiuno (25 aprile 2016, gara 4 di semifinale) torna a far bottino pieno alla BLM Group Arena e conquista la decima vittoria consecutiva tra campionato, Coppa Italia e Champions. Le due squadre si presentavano con stati d’animo differenti: nonostante le sei vittorie consecutive e l’imbattibilità nel ritorno, Trento doveva ritrovare certezze che la sconfitta in Champions con la Lube avevano minato. Ma soprattutto doveva vincere per la prima volta in stagione uno scontro diretto con le tre di testa. Invece alla squadra di Lorenzetti, nonostante ottimi sprazzi e una maggiore continuità, è mancata ancora una volta la lucidità nei frangenti decisivi. Quella che a Modena (senza Mazzone), ancora imbattuta nel 2020, non sembra far difetto.
«Siamo partiti un a rilento, un po’ distratti - le parole di Ivan Zaytsev - ma poi siamo saliti di rendimento, conquistando una vittoria che fa morale contro un avversario tostissimo. Portare a casa tre punti da Trento è sempre un’impresa»
Nel primo set la squadra di Giani sembra giocare al gatto col topo, permettendo agli avversari di riavvicinarsi per poi colpirli, sfruttando tutta la potenza del servizio (il break decisivo arriva sul turno di Anderson) e l’efficacia a rete di un ottimo Bednorz (50%). L’mvp Christenson ha una varietà di soluzioni così ampia (Holt 100%, Bossi 67%), che Zaytsev può persino concedersi il lusso di un set da comprimario (0 punti, 1 errore e un muro subito). Trento fatica in ricezione (20%) e Giannelli fa quello che può per mettere in ritmo un attacco spuntato (27%), che sovente va a sbattere contro il muro modenese. Nel secondo set l’Itas inizia a ricevere meglio (58%) e l’attacco torna ad esprimersi su alti livelli. Russell si carica sulle spalle i compagni e inchioda a terra 10 degli 11 attacchi, chiudendo con un irreale 91%. Modena riparte di slancio trascinata dal suo trio di palla alta (Anderson 75%, Zaytsev 67%, Bednorz 50%). Il terzo set è un concentrato di emozioni. Trento ha due set point, ma non la lucidità per chiudere. Modena invece lo fa alla prima occasione con la ricostruita dello Zar. E anche nel quarto set trova nelle battute finali lo spunto decisivo.