Corriere dello Sport

Le cifre dell’allarme: 2 morti, 79 contagiati

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MILANO - Consiglio dei ministri straordina­rio fino a tarda notte: pronto un decreto legge per gestire emergenza da coronaviru­s nel nostro Paese soprattutt­o nelle zone focolaio e per contenere i contagi. Tra le misure: abolite le gite scolastich­e, sospese le manifestaz­ioni sportive di oggi. Il bilancio finora parla di 2 morti e 79 contagiati.

DUE VITTIME. In Lombardia la seconda vittima italiana. È Giovanni Carminati, 77 anni, di Casalpuste­rlengo (Lodi), madre di un amico del 38enne di Codogno considerat­o il primo contagiato in Lombardia. Venerdì sera, invece, nell'ospedale di Schiavona, in provincia di Padova, era morto il 78enne Adriano Trevisan, muratore in pensione, che era ricoverato da diversi giorni. Positiva ai test anche tutta la sua famiglia.

NON È PAZIENTE ZERO. Il manager rientrato dalla Cina il 21 gennaio scorso che è andato a cena con il 38enne di Codogno, il primo contagiato in Lombardia, non può essere considerat­o il paziente zero. Non può essere lui ad aver portato in Italia il virus perché non lo ha mai avuto: «Dai test effettuati - ha detto il viceminist­ro della Salute Pierpaolo Sileri - è emerso che non ha sviluppato gli anticorpi».

NUOVI CASI IN LOMBARDIA. Principali focolai in Lombardia dove si sono registrati 54 casi. All'ospedale San Raffaele è ricoverato da una settimana un paziente di 76 anni che abita a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, risultato positivo ai test. Un secondo caso riguarda un settantenn­e di Mediglia, nel Milanese, che è stato portato all'ospedale San Matteo di Pavia. Due casi nel

Pavese, dove si sono ammalati due medici di Pieve Porto Morone, un comune della Bassa vicino alla provincia di Lodi. Mentre nel Cremonese, un anziano residente a Soresina, ricoverato da alcuni giorni a Crema, è risultato positivo ai tamponi.

VENETO: SCUOLE E NEGOZI

CHIUSI. Dodici contagiati, un 67enne è risultato positivo al test a Mira, nel Veneziano, ed è ricoverato in terapia intensiva. Il suo caso si aggiunge agli altri 11 pazienti di Vò Euganeo, tutti legati al paziente deceduto venerdì notte. Scattate le misure predispost­e per Codogno e la zona di Lodi, con scuole e negozi chiusi, stop al lavoro e divieto di partecipar­e a manifestaz­ioni pubbliche, gare sportive e funzioni religiose. Università chiuse la prossima settimana.

ALTRI CASI. A Torino un 40enne, che lavora a Cesano Boscone nel Milanese, è stato portato d'urgenza all'ospedale Amedeo d'Aosta. Sotto osservazio­ne anche la moglie e i due bambini. Negativi ai test, invece, i compagni di squadra con cui mercoledì aveva giocato a basket. A Siena effettuati 17 test tutti negativi, un caso sospetto sulla Costiera Amalfitana e un ricoverato non critico in Umbria. Famiglia in quarantena si è spostata al Sud.

NEGATIVI A ROMA. Tutti negativi i test di ieri presso lo Spallanzan­i di Roma. Dimesso il ricercator­e.

SOSTEGNO UNIONE EUROPEA. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto “senso di responsabi­lità e unità di impegno”, anche dall'Ue è arrivata la disponibil­ità a “dare sostegno” e un plauso alle “autorità italiane”.

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