INTER D’EUROPA A PORTE CHIUSE
Giovedì il ritorno in casa contro il Ludogorets: si giocherà a San Siro ma senza tifosi allo stadio Dopo il rinvio di campionato ecco cosa ha deciso l’Uefa insieme alle istituzioni
Inter-Ludogorets si giocherà giovedì alle ore 21 a Milano. A porte chiuse. Ieri sera, al termine di una giornata di consulti febbrili tra il capoluogo lombardo (dove ci sono Zhang, Marotta, il sindaco Sala e il presidente della Regione Fontana), Roma (città di Malagò e... della politica), la Svizzera (a Nyon e dintorni abitano i vertici dell’Uefa) e Razgrad (dove i bulgari aspettano di sapere come devono comportarsi), l’orientamento era quello di disputare il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League a San Siro. Con o senza pubblico sugli spalti sarà deciso oggi dalla Regione Lombardia e dal Comune, dopo aver sentito il parere del Ministero della Sanità, ma l’ipotesi di scendere in campo senza spettatori è pressoché scontata vista la situazione che il Coronavirus ha creato in Lombardia, a Milano e nei Comuni poco distanti dal capoluogo.
NYON SUPERVISIONA. Nella sede dell’Uefa da alcuni giorni la vicenda del Covid-19 è seguita con attenzione e un team di persone monitora la situazione, analizzando le ripercussioni che ci possono essere sulle coppe europee. In riva al lago Lemano hanno un calendario ancora più “immutabile” rispetto a quello del calcio italiano e venerdì a Nyon è in programma il sorteggio degli ottavi di Europa League. Tutte le gare, dunque, vanno giocate giovedì sera. E così sarà. Stamani Ceferin farà il punto sulla vicenda con i suoi collaboratori nella speranza che tutto si sistemi in fretta, ma chiaramente in ottica presente e futura verranno valutate anche soluzioni "sgradite" come giocare determinati match a porte chiuse. In Italia e pure in altri Paesi se dovesse essere necessario. Sgradite perché il calcio senza pubblico a Nyon non piace, ma in determinate circostanze...
ALTRO CAMPO? NO. La Uefa ieri aveva preso in considerazione anche l’ipotesi di disputare Inter-Ludogorets in campo neutro, o in Italia o all’estero, con o senza pubblico, ma ieri questa soluzione, che è stata al centro di telefonate con il club di viale della Liberazione, è stata scartata. Troppo complicato individuare un nuovo impianto, organizzare la partita e la doppia trasferta per le due formazioni. Perché il Ludogorets, che ha chiesto ufficialmente delucidazioni e rassicurazioni in mattinata, aveva già pianificato il volo e la logistica a Milano. E perché l’Inter avrebbe dovuto in fretta e furia allestire un charter per un’altra città, magari senza andare a visitare le strutture alberghiere e tutto il resto. Per questo le parti hanno virato sul giocare dove si doveva giocare ovvero al Meazza. Senza pubblico perché è purtroppo utopistico pensare che la situazione da qui a giovedì sia normalizzata. Sugli spalti, dunque, ci saranno i giornalisti, le tv broadcast, gli addetti alla sicurezza, i dirigenti, gli uomini dell’Uefa e tutte le altre persone coinvolte, ma non tifosi. Si svolgerà invece alla Pinetina la conferenza stampa della vigilia di Conte e di un giocatore perché anche questa è prevista da Nyon il giorno prima di ogni gara.
RITORNO DELLA JUVE. La speranza all’Uefa è che tutto in Italia torni alla normalità in breve. Anche perché il nostro Paese ospiterà altre partite delle coppe europee nelle prossime settimane. Per giunta nelle regioni a rischio. Il riferimento è a Juventus-Lione, ottavi di finale di ritorno di Champions del 17 marzo. Ieri a Torino non si è giocato e la situazione è monitorata. E poi, in caso di passaggio del turno dell'Inter, a San
Siro ci sarà una delle due gare degli ottavi di Europa League fissate per il 12 e il 19 marzo.
BIGLIETTI. Cosa succederà a chi ha già acquistato il tagliando di Inter-Ludogorets? Con la sfida a porte chiuse i biglietti saranno rimborsati. Per quel che riguarda Inter-Samp, invece, i biglietti comprati saranno validi per il giorno in cui la gara sarà riprogrammata. Magari il 4 marzo.