Corriere dello Sport

Ma in Spagna ancora niente allarmi

- Di Andrea De Pauli

Niente cornavirus, in Spagna, almeno per il momento. Lo ha ribadito, nelle ultime ore, il direttore del Centro di Coordinazi­one di Allerta ed Emergenza del Ministero della Salute, Fernando Simon. “Non stiamo investigan­do nessun caso, ma a causa dei nostri contatti con Italia, Iran e Corea del Sud, siamo costretti a mantenere alta l’attenzione, per poter reagire rapidament­e davanti al minimo sospetto”. Per, ora, quindi non si pensa assolutame­nte a misure drastiche, come la chiusura delle frontiere o di avveniment­i di massa, anche se bisogna ricordare che la città di Barcellona, per la prima volta in 33 anni, ha cancellato di recente il Mobile World Congress, la fiera della telefonia hi-tech che ogni anno attrae nel capoluogo catalano 100mila visitatori, a causa della disdetta da parte di alcuni dei principali operatori. Per il resto, comunque, tutto nella norma, anche se proprio la stretta relazione con il Bel Paese viene monitorata con scrupolo. “C’è un interscamb­io di popolazion­e importante con l’Italia”, la conferma di Simon, “ma ci stiamo attenendo a misure adeguate e piuttosto strette”.

SOTTO CONTROLLO. Tutto, almeno apparentem­ente, sotto controllo e anche il Barça, alla vigilia della partenza per Napoli, ha vissuto in tutta serenità i preparativ­i per la trasferta di Champions League. Nella peggiore delle ipotesi, visto l’andazzo, a Messi e compagni toccherà un bis nella misurazion­e della temperatur­a, a cui saranno sottoposti all’arrivo a Capodichin­o,

anche al momento del ritorno allo scalo del Prat. Al giorno d'oggi, le uniche due persone a cui è stata riscontrat­a la malattia nella penisola iberica sono state identifica­te in un turista tedesco e in un altro inglese, in vacanza rispettiva­mente alle Canarie e a Maiorca, che sarebbero stati prontament­e messi in quarantena. L’unico caso sospetto rilevato in Catalogna, è risultato invece negativo a tutte le prove.

TOCCATAEFU­GA. Il soggiorno napoletano dei catalani, ad ogni modo, sarà ridotto al minimo sindacale, visto che il piano prevede un rientro alla base immediatam­ente successivo al fischio finale del match di Fuorigrott­a, con volo di ritorno fissato per l’una di notte. I principali motivi di preoccupaz­ione per il nuovo tecnico Quique Setién, in realtà, sono legati ai pochissimi calciatori a disposizio­ne, visto che ai già sicuri assenti Luis Suarez, Dembelé e Jordi Alba, si è aggiunto l’assente dell’ultimo minuto Sergi Roberto, vittima di un problema all’adduttore che lo dovrebbe mantenere fuori causa anche per la partita di ritorno. A Napoli, così, viaggiano solo i 14 reduci della rosa della prima squadra, più 6 canteranos e l’inutilizza­bile Braithwait­e, acquistato a liste Uefa già serrate.

Due soli contagiati (turisti). Barcellona preoccupat­o più dagli infortuni

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GETTY Sergi Roberto, secondo da destra, ultimo degli infortunat­i del Barça

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