Fonseca, solo applausi «Una partita da grandi»
Ma dov’era finita? D’improvviso, quando sembrava soffocare in un vortice di autolesionismo, la Roma si risveglia e gioca una delle migliori partite della stagione. In un collettivo che funziona sotto ogni aspetto, qualità più quantità, i campioni (Mkhitaryan e Dzeko) hanno disegnato la rotta verso un risultato ampio e meritato che aiuta a preparare con fiducia il ritorno di coppa a Gent. E magari a ripensare con ottimismo alla rincorsa per la Champions. Paulo Fonseca commenta la vittoria sul Lecce, la seconda in quattro giorni senza incassare gol, con soddisfatto equilibrio: «Io non ho mai perso fiducia in questa squadra. Specialmente negli ultimi giorni avevo visto ottimi allenamenti. E in campo tutti hanno giocato con coraggio, come voglio io. Devo dire che, specialmente nella prima mezz’ora, la Roma ha fatto una grande partita: siamo stati precisi e aggressivi. Non era facile contro il Lecce, che veniva da tre vittorie di fila».
LA STELLA. Aver ritrovato il fattore Mkhitaryan nel cuore della stagione potrebbe dare un senso differente al finale di campionato. E non solo: «Purtroppo Micki è stato fortunato, ha avuto dei problemi fisici, ma sta tornando a grandi livelli. Per noi è un giocatore fondamentale negli ultimi metri, difficilmente sbaglia una scelta. Questo è stato un problema vero nell’ultimo periodo». Pellegrini invece è uscito nell’intervallo: «Aveva un fastidio a una coscia, gli ho parlato e ho preferito non rischiare. Ma aveva fatto una buona partita». Meglio è andato Ünder, scelto a sorpresa sulla fascia destra: il primo gol è stato suo. «Non è una bocciatura per Carles Perez - precisa Fonseca - che anzi era andato forte contro il Gent. Ma sarebbe stato azzardato fargli giocare una seconda partita dopo la lunga inattività. Giovedì era molto stanco». Perché il cambio di Ünder? Sembrava contrariato: «L’ho sostituito perché aveva un problema al polpaccio. Se poi era scontento, è normale... Ma se io sostituisco un giocatore (ride, ndr) è perché magari anche io non sono contento di qualcosa.
EQUILIBRIO. Si è vista anche una buona fase difensiva: «Uno degli elementi più positivi è non avere preso gol. E’ stato merito anche del centrocampo, con Cristante e Veretout che hanno dato una mano. E i due centrali difensivi sono stati bravi. Quando hai stabilità è tutto più semplice». Era quello che gli veniva spesso rimproverato. Fonseca accetta le critiche: «Non mi aspetto fiori quando le cose vanno male, non c’è problema. Devo capire il momento e restare tranquillo».
IL CAMPO. Il terreno di gioco dell’Olimpico ha retto bene, nonostante le sollecitazioni del rugby di sabato: «Ero preoccupato di questa situazione, perché dopo Italia-Scozia potevano esserci dei problemi. Invece i ragazzi che lavorano sul campo hanno fatto un lavoro fantastico: il fondo era perfetto».