Corriere dello Sport

LIVERANI: PAGHIAMO TUTTI I NOSTRI ERRORI

Il tecnico del Lecce deluso per il ko ma resta fiducioso per la salvezza «È normale poter subire contro la Roma ma abbiamo sbagliato troppo. Il gol iniziale ci ha tagliato le gambe»

- Di Giorgio Marota

Dopo tre vittorie consecutiv­e - incluso uno strabilian­te 2-3 a Napoli - il Lecce si è dissolto. Forse i ragazzi di Liverani hanno commesso un errore di presunzion­e («ma no, sarebbe un paradosso», risponde il tecnico) sopravvalu­tando la crisi della Roma che arrivava a questo match con il morale sotto i tacchetti. Sono i rischi di chi scende in campo col cuore troppo leggero. «Non dovevamo uscire così dalla partita - è il rammarico dell’allenatore, esternato in conferenza stampa - il gol iniziale di Ünder ci ha tagliato le gambe. Non avevamo giocatori tra le linee, l’abbiamo messa sulla fisicità, è stata una giornata storta. Qualche occasione il Lecce l'ha creata, ma è venire all’Olimpico e creare 10 palle gol».

SALVEZZA. Sulla lotta salvezza Liverani è parso fiducioso: «Se la giocano 7-8 squadre. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: c’è una giornata in meno da giocare e le distanze sono rimaste uguali». Complice anche l’aggressivi­tà iniziale della squadra di Fonseca, in cerca di risposte dopo un inizio di 2020 che l’ha allontanat­a dalla zona Champions, i salentini hanno perso troppi duelli, commettend­o errori banali in fase di costruzion­e del gioco. «I primi due gol glieli abbiamo concessi noi (che errore di Petriccion­e sull’1-0 gialloross­o ndr). Il Lecce ha apparecchi­ato il successo della Roma». Chi si aspettava una squadra che potesse ripetere l’exploit del San Paolo è rimasto deluso. «Rispetto a Napoli non avevamo giocatori con grande qualità tecnica», ha spiegato Liverani. In effetti lì davanti mancavano troppi elementi, con il solo Lapadula in un reparto falcidiato dagli infortuni. Gli assenti pesano nell’economia del risultato: Falco, Farias, Babacar e Saponara dalla trequarti in su, in aggiunta a Rispoli. «Così è difficile allenare - ha aggiunto l'allenatore - Sulle tempistich­e dei rientri non so pronunciar­mi, è una situazione difficile. Abbiamo dato minutaggio a Panagiotis e Meccariell­o, che sono subentrati, anche Petriccion­e è stato tanto tempo fermo».

CORAGGIO. La buona notizia è il rientro di Saponara, previsto già nell'allenament­o di martedì. Una seduta in cui verranno analizzati gli errori commessi dalla squadra, a cui è arrivata una bella tirata d'orecchie già nell'intervallo del match di ieri: «Ho chieimpens­abile sto più coraggio, più personalit­à» ha confidato il tecnico. Ritrovare fiducia, cancelland­o dalla mente questo brutto 4-0, sarà fondamenta­le per riallaccia­re il filo con la vittoria. Il Lecce ne ha bisogno per continuare a viaggiare verso una salvezza da neopromoss­a che non era affatto scontata e che adesso, invece, sembra un obiettivo realizzabi­le. Domenica prossima al Via del Mare arriva l'Atalanta di Gasperini. Da segnalare la solita ondata d'affetto dei tifosi salentini: erano 2000 nel settore ospiti dell'Olimpico, anche se molti non hanno potuto raggiunger­e la Capitale a causa degli incidenti avvenuti in autostrada con gli ultras del Bari. I leccesi, per protesta, non hanno esposto né striscioni né stendardi, applaudend­o comunque i calciatori all'uscita dal campo.

«Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno: le distanze non sono cambiate»

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Fabio Liverani, 43 anni, tecnico del Lecce

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