LIVERANI: PAGHIAMO TUTTI I NOSTRI ERRORI
Il tecnico del Lecce deluso per il ko ma resta fiducioso per la salvezza «È normale poter subire contro la Roma ma abbiamo sbagliato troppo. Il gol iniziale ci ha tagliato le gambe»
Dopo tre vittorie consecutive - incluso uno strabiliante 2-3 a Napoli - il Lecce si è dissolto. Forse i ragazzi di Liverani hanno commesso un errore di presunzione («ma no, sarebbe un paradosso», risponde il tecnico) sopravvalutando la crisi della Roma che arrivava a questo match con il morale sotto i tacchetti. Sono i rischi di chi scende in campo col cuore troppo leggero. «Non dovevamo uscire così dalla partita - è il rammarico dell’allenatore, esternato in conferenza stampa - il gol iniziale di Ünder ci ha tagliato le gambe. Non avevamo giocatori tra le linee, l’abbiamo messa sulla fisicità, è stata una giornata storta. Qualche occasione il Lecce l'ha creata, ma è venire all’Olimpico e creare 10 palle gol».
SALVEZZA. Sulla lotta salvezza Liverani è parso fiducioso: «Se la giocano 7-8 squadre. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: c’è una giornata in meno da giocare e le distanze sono rimaste uguali». Complice anche l’aggressività iniziale della squadra di Fonseca, in cerca di risposte dopo un inizio di 2020 che l’ha allontanata dalla zona Champions, i salentini hanno perso troppi duelli, commettendo errori banali in fase di costruzione del gioco. «I primi due gol glieli abbiamo concessi noi (che errore di Petriccione sull’1-0 giallorosso ndr). Il Lecce ha apparecchiato il successo della Roma». Chi si aspettava una squadra che potesse ripetere l’exploit del San Paolo è rimasto deluso. «Rispetto a Napoli non avevamo giocatori con grande qualità tecnica», ha spiegato Liverani. In effetti lì davanti mancavano troppi elementi, con il solo Lapadula in un reparto falcidiato dagli infortuni. Gli assenti pesano nell’economia del risultato: Falco, Farias, Babacar e Saponara dalla trequarti in su, in aggiunta a Rispoli. «Così è difficile allenare - ha aggiunto l'allenatore - Sulle tempistiche dei rientri non so pronunciarmi, è una situazione difficile. Abbiamo dato minutaggio a Panagiotis e Meccariello, che sono subentrati, anche Petriccione è stato tanto tempo fermo».
CORAGGIO. La buona notizia è il rientro di Saponara, previsto già nell'allenamento di martedì. Una seduta in cui verranno analizzati gli errori commessi dalla squadra, a cui è arrivata una bella tirata d'orecchie già nell'intervallo del match di ieri: «Ho chieimpensabile sto più coraggio, più personalità» ha confidato il tecnico. Ritrovare fiducia, cancellando dalla mente questo brutto 4-0, sarà fondamentale per riallacciare il filo con la vittoria. Il Lecce ne ha bisogno per continuare a viaggiare verso una salvezza da neopromossa che non era affatto scontata e che adesso, invece, sembra un obiettivo realizzabile. Domenica prossima al Via del Mare arriva l'Atalanta di Gasperini. Da segnalare la solita ondata d'affetto dei tifosi salentini: erano 2000 nel settore ospiti dell'Olimpico, anche se molti non hanno potuto raggiungere la Capitale a causa degli incidenti avvenuti in autostrada con gli ultras del Bari. I leccesi, per protesta, non hanno esposto né striscioni né stendardi, applaudendo comunque i calciatori all'uscita dal campo.
«Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno: le distanze non sono cambiate»