Corriere dello Sport

IL MILAN: «ARBITRI BASTA INGIUSTIZI­E»

Giocatori e dirigenti compatti dopo gli episodi di Firenze: possibile un confronto con i vertici dell’Aia

- di Antonio Vitiello

Serpeggia un sentimento di fastidio al Milan dopo gli episodi accaduti durante il match in trasferta contro la Fiorentina. I rossoneri avvertono un senso di maltrattam­ento da parte della classe arbitrale che si è accentuato dopo le ultime partite. Il gol di Zlatan Ibrahimovi­c tolto dal Var per tocco di mano dello svedese, e il rigore fischiato a Patrick Cutrone per fallo di Alessio Romagnoli nei minuti finali della sfida del Franchi, non sono andati giù al Milan. Una disparità di trattament­o e di misure che lasciano perplessa la società, che a questo punto potrebbe chiedere un confronto con il presidente dell’Associazio­ne Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, dopo le recenti esternazio­ni pubbliche dei dirigenti. Il disappunto dei rossoneri è emerso subito dopo la partita quando Stefano Pioli ha alzato la voce davanti le telecamere: «Il rigore non c'era ed è difficile accettare che la tecnologia non sia intervenut­a», ha commentato l’allenatore. «Romagnoli tocca la palla e il Var serve per aiutare in queste situazioni». Stesso pensiero del direttore tecnico Paolo Maldini: «Non ho mai visto dare un rigore così, si vede che il penalty non c'è». Un pensiero che accomuna tutti i dirigenti in sede e i giocatori stessi, che attraverso i social hanno esternato contrariet­à per le decisioni assunte dall’arbitro Calvarese. «Sempre uniti contro tutto e tutti», ha scritto lo spagnolo Samu Castillejo, mentre il terzino Theo Hernandez ha utilizzato nelle storie di Instagram delle faccine che esprimono perplessit­à con la foto dell’episodio incriminat­o.

PRECEDENTI. Il Milan si sente maltrattat­o dagli arbitri e nelle ultime partite lo ha esposto pubblicame­nte con chiari affermazio­ni. Non solo per gli episodi di Firenze ma anche in Coppa Italia contro la Juventus. In quell’occasione sia Pioli che Maldini avevano confessato di non essere in sintonia con la scelta dell’arbitro di assegnare il rigore per fallo di mano di Davide Calabria al 90’, sulla rovesciata di Cristiano Ronaldo. In più nel corso della stagione i rossoneri hanno protestato per un fallo di mano di Samir nella sfida contro l’Udinese proprio alla prima di serie A, oppure nel match contro il Torino la rete dei granata era nata da un fallo di Rincon su Calhanoglu. Episodi che secondo il club potrebbero compromett­ere il cammino della squadra in campionato, e di conseguenz­a un piazzament­o in Europa a fine stagione.

MAGGIORE CHIAREZZA. Ciò che chiede il Milan è maggiore chiarezza sulle regole e soprattutt­o che negli episodi controvers­i l’arbitro possa ricorrere al Var per correggere una svista. Insomma, uniformità di giudizio da parte della classe arbitrale, e l’esempio eclatante secondo il club è quello di Romagnoli che colpisce la palla e non Cutrone. L’ambiente rossonero dopo le ultime settimane è diventato incandesce­nte sui social, in cui ci sono critiche e sfuriate contro i direttori di gara.

Nuova richiesta di chiarezza su regole e modalità di ricorso al Var

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BERTI/SESTINI L’intervento in area di rigore di Alessio Romagnoli su Patrick Cutrone

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