Perugia-Empoli, spareggio verità
Una sorta di spareggio, quello che si gioca al “Renato Curi” questa sera. Perugia ed Empoli (3 successi consecutivi) vantano gli stessi punti in classifica e l’incontro assume il sapore del dentro o fuori: chi vince potrà gioire per essere rimasto nella griglia dei play off, chi perde rischia di trovarsi ad appena tre lunghezze dalla zona play out. Il Perugia s’avvicina all’appuntamento in condizioni psicologiche sicuramente non ottimali. Le due sconfitte consecutive (con lo Spezia e con il Frosinone) hanno frenato l’entusiasmo e le speranze di quello che era apparso un buon periodo. Tuttavia nei momenti difficili una squadra può trovare l’energia e l’orgoglio per ribaltare una situazione delicata. E su questi concetti avrà insistito Cosmi.
GRIFO IN SILENZIO. In questi giorni (dopo il silenzio imposto ai dipendenti dal presidente Massimiliano Santopadre) i grifoni hanno lavorato con impegno e a porte chiuse. Ha preso la parola soltanto il Comitato di Coordinamento (i tifosi della Curva Nord avevano spiegato la loro posizione con il maxi striscione di metà settimana) per «rivendicare la necessità di un inversione di rotta per non essere costretti a guardare la seconda metà della classifica», ma anche per esortare «tutto l’ambiente a compattarsi intorno alla squadra». «I giocatori dovranno scendere in campo - questo l’invito del direttivo - con maggior convinzione, adoperandosi su ogni pallone, confrontandosi con i rivali senza paura della palla e del risultato. Gareggiare per la maglia insomma, sudare e lottare su ogni pallone».
NOVITA’. La novità di Serse Cosmi, queste almeno le indiscrezioni che filtrano, potrebbe consistere nel cambio del modulo di gioco: dal 3-5-2 al 4-3-3. Se in difesa non si dovrebbe assistere a particolari sorprese (Rosi a destra - o Benzar - e il rientrante Di Chiara a sinistra, con Angella e Rajkovic centrali), più difficile ipotizzare su chi cadrà la scelta dei tre del centrocampo e i tre dell’attacco. In mediana l’allenatore potrebbe puntare sulla corsa di Kouan e sull’esperienza di Greco, quali mezzali con Carraro metronomo (Dragomir e Nicolussi Caviglia le varie alternative). In attacco, data per scontata (ma sarà così?) l’inamovibilità del capocannoniere Pietro Iemmello, per le altre due maglie concorrono Falcinelli, Buonaiuto, Capone e lo stesso Falzerano quale esterno. Tuttavia al di là del modulo e degli interpreti, l’attesa tra i supporter resta davvero quella di vedere una squadra aggressiva, pimpante, vogliosa di vincere. I giorni di “silenzio” saranno serviti alla bisogna?