Il Gubbio resiste Reggiana delusa

Erano tre mesi e mezzo che la Reggiana non restava a digiuno. Lo zero alla voce gol segnati riappare nel giorno in cui il Vicenza torna a fare la voce grossa, così lo 0-0 di Gubbio stride con i propositi di rimonta al vertice dei granata. Molti meriti però vanno attribuiti all’undici di Torrente, capace di aver dato un’anima e un’identità a una squadra che dopo la sosta ha saputo cambiare decisamente marcia.

Al Barbetti per buona parte dell’incontro a regnare è l'equilibrio, benché ai punti la Reggiana avrebbe forse meritato qualcosina di più. Dopotutto l'unico brivido corso da Venturi arriva quando il motore è ancora freddo, con Munoz che da distanza ravvicinata perde il tempo per la battuta consentendo alla difesa ospite di porre rimedio a un gol che pareva già fatto. La prima frazione è bloccata, la Reggiana mantiene il pallino del gioco ma raramente riesce a rendersi pericolosa, tanto che l’occasione migliore è frutto di un tiro cross sbagliato di Kargbo, con la palla che beffarda si stampa sulla traversa. Nella ripresa i granata rischiano su un paio di ripartenze del solitario Tavernelli, ben controllato in fase di finalizzazione dall’attento Spanò. Quando poi Alvini decide di mettere giù l’artiglieria pesante, con Scappini, Marchi e Kargo in campo contemporaneamente (più Zanini e Lunetta), il Gubbio è costretto ad abbassarsi ringraziando due volte Ravaglia, decisivo prima su un destro a giro di Scappini, quindi su una conclusione da fuori di Zanini.