Corriere dello Sport

Dall’Eritrea al primato Faniel cancella Baldini

Il ragazzo di Asmara cresciuto in Veneto toglie 3” al record dell’oro di Atene: «Sogno che si avvera»

- Di Franco Fava

uattordici anni dopo Stefano Baldini, l’Italia della maratona ha un nuovo re. Si chiama Eyob Chebrehiwe­t Faniel, è nato 27 anni fa ad Asmara, in Eritrea, ma dal 2005 è cittadino italiano di Bassano del Grappa e gareggia per le Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato. Ieri a Siviglia ha spodesta dal libro dei record della maratona nientemeno che il campione olimpico di Atene, Stefano Baldini. Con una gara in rimonta, dominata da etiopi e kenioti, ha firmato con 2h07:19 il nuovo limite nazionale, migliorand­o il 2h07:22 che Baldini aveva fissato a Londra nel 2006, solo due anni dopo aver conquistat­o lo storico oro olimpico. Faniel ha percorso i 42,195 km alla media di 3’01” al chilometro (media oraria 19,885 km), con un passaggio alla mezza di 1h03:36, cui ha fatto seguire la seconda metà con un parziale significat­ivo di 1h03:43, che gli ha consentito di risalire dalla ventesima alla settima piazza finale.

«Sono felicissim­o che sia tu il nuovo recordman italiano. Te lo meritavi. Bravi Giancarlo Chittolini e Ruggero Pertile a farlo crescere. Avanti così», il messaggio che Baldini gli ha mandato in diretta dagli spalti di Ancona, dove ha assistito agli Assoluti indoor. era la seconda volta in un mese che Faniel correva da protagonis­ta sulle strade della capitale andalusa. Il 26 gennaio aveva firmato uno strepitoso (e benauguran­te) 1h00:44 sulla “mezza”, firmando la seconda prestazion­e italiana “all time”. Il crono di ieri vale ampiamente il pass per la maratona olimpica di Sapporo e migliora di oltre 5 minuti il personale che aveva fissato a Venezia nel 2017 (unica maratona vinta sulle sei disputate negli ultimi tre anni e mezzo». Nella sua breve carriera, spiccano anche il 2h12:43 del quinto posto agli Europei di Berlino 2018 e il quindicesi­mo lo scorso ottobre ai Mondiali di Doha.

EMIGRATO. «Correre più veloce di Baldini è un sogno che si avvera: sono felicissim­o. Sapevo di valere questi tempi ma mi sarei anche accontenta­to dello standard olimpico. Adesso ho tanta fiducia per Tokyo», il commento a caldo di Faniel. Che non vuole fermarsi qui. «Viste le condizioni confermo la presenza al Mondiale di mezza maratona del 29 marzo e poi a testa bassa a macinare chilometri di nuovo sulle alture dell’Eritrea fino a luglio».

Nell’ultimo mese il corridore delle Fiamme Oro, seguito dall’ex azzurro di maratona Ruggero Pertile, si era allenato intensamen­te in quota, ai 2.325 metri di Asmara, proprio nella capitale eritrea dove è nato e ha trascorso i primi anni di vita. Poi dodicenne, con la famiglia, si è potuto ricongiung­ere con il papà, che nel 1998 aveva trovata serenità e lavoro a Bassano del Grappa.

«Ho sempre amato lo sport, ad Asmara giocavo a calcio - racconta i suoi esordi - Quando sono arrivato in Italia sono stati Vittorio Fasolo e Marco Maddalon ad avviarmi all’atletica. Da ragazzo ho iniziato a lavorare come manutentor­e di piscine. Di sacrifici ne ho fatti e ne abbiamo fatti tanti in famiglia. Ma è bellissimo essere ripagati così. A Siviglia c’era tutta la mia famiglia e tanti amici a fare il tifo. Questo record lo dedico alla mia compagna Ilaria e a mia figlia Wintana. Grazie anche al medico Vincenzo

Ficarra, che mi ha rimesso in piedi dopo un’ernia inguinale. Oggi abbiamo dimostrato che c’è anche l’Italia nel panorama mondiale della maratona».

E già, perché a Siviglia c’è stato anche il netto progresso di un altro azzurro d’origine marocchina, Yassine El Fathaoui della Minerva Parma: con 2h10:10 (27°) si è migliorato di un minuto e ha firmato la 15ª prestazion­e italiana di tutti i tempi. Così all’Olimpiade avremo tre maratoneti della nuova Italia: uno d’origine eritrea e due marocchina, con il bronzo europeo di Berlino 2018, Yassine Rachik. Per la cronaca, ieri vittoria dell’etiope Mekuant Gebre con il mondiale stagionale di 2h04:46, mentre il crono di Faniel è il più veloce dell’anno in Europa e il 14° di sempre.

L’ex azzurro il primo a congratula­rsi: «Felicissim­o che l’abbia battuto tu»

 ??  ?? Eyob Faniel, 27 anni, festeggia con il tecnico Ruggero Pertile, 45
Eyob Faniel, 27 anni, festeggia con il tecnico Ruggero Pertile, 45

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy