Massimi Wbc monologo Fury kot a Wilder
“The Gipsy King” è salito sul ring seduto su un trono e quando l'incontro con Deontay Wilder (42-1-1) è terminato (kot alla 7ª con lancio dell'asciugamano) non c'erano proprio dubbi: il re era davvero lui, Tyson Fury (30-0-1). Se nel 2018 la sfida tra gli imbattuti dei pesi massimi era terminata in parità, questa volta è stato un monologo del britannico, che a Las Vegas si è preso la cintura iridata Wbc (tornando campione del mondo) strappandola allo statunitense, alla prima sconfitta, che l'aveva difesa vittoriosamente per undici volte. Poi, a fine incontro, ha avuto anche il fiato per cantare “American Pie” ai 15.816 del MGM Grand Garden Arena.
RISPETTO. «Il re è tornato in cima al trono - le prime parole di Fury al termine della 21ª vittoria prima del limite, dopo aver atterrato il rivale anche nel 3° e nel 5° round - ma voglio dire che Wilder ha mostrato un cuore da campione. L'ho colpito con un destro pulito, che l'ha messo giù, lui si è rialzato. È un guerriero, tornerà e sarà campione un'altra volta». Successo nettissimo, ammesso dallo sconfitto. «Sono cose che succedono - le parole di Wilder - stavolta ha vinto il migliore. Ma avrei preferito che il mio angolo non avesse gettato l'asciugamano».
FUTURO NFL? Entrambi i pugili per il “Fury vs Wilder 2” hanno incassato 25 milioni di dollari garantiti, più una percentuale sugli introiti della pay-per-view. Ma nel futuro di Fury, piuttosto che un derby britannico con Anthony Joshua, è praticamente sicuro che ci sarà un “Wilder 3”, magari nel nuovo stadio da 72.000 posti che a Las Vegas è in costruzione per il football della NFL. (roz/ecp)