Arianna, la ragazzina che sfida i maschi e la velocità
Tredici anni appena compiuti e un nuovo capitolo del motociclismo che aspetta di essere scritto. Arianna Barale è il nuovo nome da mandare a memoria per le due ruote italiane. Quello che potrebbe cambiare le carte in tavola, riportando una pilota donna all’apice del motociclismo. Parola di chi, quelle vette altissime, le ha toccate con mano.
Daniela Tognoli era in prima fila al Motor Bike Expo di Verona, alla presentazione di Barale nel team Pos Corse, che gareggerà nel Campionato Italiano Velocità in Pre Moto3 e Moto3. Mica poco, avere come madrina una che ha inciso il suo nome a fuoco nel motociclismo italiano: prima donna a vincere una gara nazionale battendo gli uomini (era il Trofeo Italia classe 125 del ’92), e poi prima italiana nel motomondiale, l’anno successivo. «Sono passati più di vent’anni, e non c’è più stata una donna nel motomondiale. Nel frattempo il motociclismo femminile spagnolo cresce a dismisura, mentre quello italiano è al palo. È presente in categorie inferiori, ma non in quelle in cui vogliamo vedere le donne primeggiare. Ecco perché punto su Arianna».
Non è solo un sostegno nominale, è l’occhio lungo di chi riconosce un talento pronto a esplodere. «Io ho iniziato a correre a quasi diciotto anni, lei va per i tredici, e l’ho vista guidare: ha tutte le carte in regola, e spero che la Federazione se ne accorga. Arianna può arrivare in alto. Le auguro di prendere tutto il bello di questo sport, e di non guardare a critiche e commenti. Perché quando batterà i colleghi uomini, arriveranno. Io sono stata la prima a vincere una gara contro gli uomini, e non l’hanno digerita. Ma le dico continua, punta in alto, perché puoi farcela».
Davanti a un attestato di stima del genere, Arianna Barale sorride. E si prepara a ripagare le aspettative di tutti, a partire da quelle del team che ad aprile la farà esordire in Pre Moto3, in sella a una Brevo Yamaha 250. «Mio papà correva in moto, mi portava sempre a vedere le sue gare e, un giorno, mi ha regalato una mini moto cinese. Ho iniziato ad andare sui piazzali, poi ho partecipato a gare amatoriali, fino ad arrivare qua» racconta la tredicenne di Cuneo. «A settembre ho fatto un test, che è andato molto bene, la moto mi è piaciuta. Ora devo dare il 100% e allenarmi sempre, anche in palestra». La sua occasione se l’è guadagnata lasciando di stucco il team manager Giuseppe Olivieri e i tecnici. Ma, a tredici anni e in un team che si pone come obiettivo minimo il piazzamento stabile fra i primi dieci, puntare in alto è un dovere. «Mi piacerebbe arrivare al Mondiale, nel mio futuro. Intanto, quest’anno, voglio piazzarmi nella Top 10. I miei idoli? Ovviamente Valentino Rossi, e poi Fabio Di Giannantonio, mi piace molto il suo stile di corsa».
La Barale debutta nella Pre Moto3: «Obiettivo Top 10 per sognare il Mondiale»