I rigori non dati e gli arbitri Sarri finisce sotto attacco
«In Italia ce ne avrebbero fischiati due a favore, in Europa è diverso»
Senza rotta. In campo e con le parole. La Juve continua a sbandare in modo preoccupante e gli interrogativi su come si possa uscire da una situazione che si complica giorno dopo giorno si moltiplicano. Tanto che le ombre ora si allungano anche sugli altri obiettivi stagionali, scudetto e coppa Italia. E qui entra in scena Maurizio Sarri, nel pieno della bufera, non solo per gli aspetti tecnici. La “sua” Juve non è mai nata e mai nascerà; dopo nove mesi di lavoro, la creatura non ha gioco, né identità, né difesa (34 gol subiti in 36 partite). Ma soprattutto lascia un senso di improvvisazione e di provvisorietà allarmante in prospettiva futura. Poi c’è l’altra faccia del problema, la comunicazione. Verso la squadra e verso l’esterno. Che il tecnico non fosse un maestro in questo ambito - forse per troppa spontaneità che però potrebbe nascondere inadeguatezza a certi livelli - era cosa nota. Ma adesso anche le uscite verbali del tecnico sono fonte di preoccupazione perché sono lo specchio dell’attualità difficile in casa Juve. sione tra Sarri e il gruppo, insomma, anche se l’allenatore frena: «È inventato dire che c’è un problema di relazione con la squadra. Non ho detto che i giocatori non rispondono alle consegne, ho parlato di velocità della palla troppo lenta». Ma c’è anche troppa leggerezza in certe uscite che si trasformano in scivoloni non graditi ai tifosi. I social non perdonano e infatti, dopo aver scatenato la rivolta del popolo bianconero sottolineando il minor dispiacere per aver perso contro il “suo” Napoli, anche nel post-Lione qualcosa è sfuggito analizzando gli episodi contestati su Ronaldo e Dybala: «In Italia ci sarebbero stati due rigori per noi ma a livello europeo c’è un metro diverso e dobbiamo adeguarci». Come ammettere indirettamente che nei confini nazionali c’è un occhio di riguardo per la Juve. Così, puntuali, sono arrivate le bordate pungenti dei tifosi avversari («Il sistema è corrotto») ma anche diverse bacchettate dagli stessi juventini. Un paio di esempi: «È inadeguato». «Non può sedere sulla nostra panchina». Riassunto: il Comandante deve ritrovare la rotta. In campo e con le parole.
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