Odissea Lulic, all’estero per curarsi e i tempi del suo rientro si allungano
Due settimane dopo l’intervento alla caviglia sinistra non è ancora guarito e il suo recupero resta indefinito
Lulic ha lasciato Roma. Non si vede da giorni, si sa che è partito, ma la direzione è sconosciuta. E’ andato all’estero per risolvere i problemi che lo stanno tormentando e gli impediscono di giocare dal 5 febbraio (Lazio-Verona). Sono passate poco più di due settimane dall’intervento in artroscopia subito alla caviglia sinistra (era il 12 febbraio). Si era ipotizzato uno stop tra i 20 e i 40 giorni, da allora non s’è mai visto a Formello e i tempi di rientro, ancora ieri pomeriggio, erano indefiniti. L’intervento è servito per effettuare un lavaggio articolare, si è reso necessario per debellare un’infezione e ridurre il gonfiore alla caviglia. Il giocatore è stato sottoposto a terapia antibiotica, ma l’infezione non è ancora sparita totalmente. Il capitano si è sacrificato per settimane, ha giocato nonostante vari traumi distorsivi, gli sono state praticate infiltrazioni.
LA META. Dov’è Lulic? Sarà in Svizzera o in Germania? Chissà, potrebbe essersi recato da Müller-Wohlfahrt, lo specialista tedesco, il medico di fiducia di Klose, lo conosce bene, in passato ha avuto in cura anche il bosniaco. Lulic si rivolse a lui nel gennaio 2015, dopo l’infortunio subito al ginocchio sinistro (lesione di secondo grado del legamento collaterale interno). Solo un’ipotesi. Di sicuro è fuori Roma. Tante volte i giocatori, in sintonia con la società e con lo staff medico, si recano da specialisti internazionali per confrontare le diagnosi e adottare terapie aggiuntive. Non conta dove sia Lulic, conta il fatto che è partito per risolvere il guaio. Due settimane sono volate via e l’esterno non sa quando potrà tornare ad allenarsi. Il periodo post-operatorio non è stato semplice, è stato costretto a rimanere in casa, ha evitato di camminare, non si è potuto allenare neppure in palestra. L’inattività è penalizzante, ne risente il tono muscolare. Inzaghi deve condurre la lotta scudetto senza uno dei suoi uomini chiave.
IL BOLOGNA. Immobile ha smaltito la febbre, ieri si è allenato regolarmente. Jony è tornato in campo dopo lo stop di mercoledì (botta alla caviglia sinistra). Marusic è rimasto fermo due giorni, è alle prese con un affaticamento, sarebbero state scongiurate lesioni, è da valutare per la panchina. Caicedo ieri si è presentato in Paideia, colpa di una botta alla caviglia destra, è considerato disponibile, ma potrebbe essere scavalcato da Correa. Inzaghi, per contrastare Barrow, potrebbe scegliere Bastos sul centrodestra, è in ballottaggio con Patric. Luiz Felipe è in pole su Vavro («Pronto per continuare a giocare titolare», ha dichiarato lo slovacco in patria). Radu sarà al suo posto. Lazzari, Milinkovic (ieri 25 anni), Leiva, Luis Alberto e Jony giocheranno a centrocampo. A sinistra, senza Marusic, l’unica alternativa sarebbe Lukaku (mai titolare quest’anno). Stamattina esami per Acerbi, fermo per uno stiramento: spera di andare in panchina per stare vicino alla squadra, si è messo in testa di recuperare per l’Atalanta.
Per il Bologna Jony e Caicedo ok Marusic in dubbio Acerbi, oggi esami