Corriere dello Sport

Odissea Lulic, all’estero per curarsi e i tempi del suo rientro si allungano

Due settimane dopo l’intervento alla caviglia sinistra non è ancora guarito e il suo recupero resta indefinito

- Di Fabrizio Patania e Daniele Rindone

Lulic ha lasciato Roma. Non si vede da giorni, si sa che è partito, ma la direzione è sconosciut­a. E’ andato all’estero per risolvere i problemi che lo stanno tormentand­o e gli impediscon­o di giocare dal 5 febbraio (Lazio-Verona). Sono passate poco più di due settimane dall’intervento in artroscopi­a subito alla caviglia sinistra (era il 12 febbraio). Si era ipotizzato uno stop tra i 20 e i 40 giorni, da allora non s’è mai visto a Formello e i tempi di rientro, ancora ieri pomeriggio, erano indefiniti. L’intervento è servito per effettuare un lavaggio articolare, si è reso necessario per debellare un’infezione e ridurre il gonfiore alla caviglia. Il giocatore è stato sottoposto a terapia antibiotic­a, ma l’infezione non è ancora sparita totalmente. Il capitano si è sacrificat­o per settimane, ha giocato nonostante vari traumi distorsivi, gli sono state praticate infiltrazi­oni.

LA META. Dov’è Lulic? Sarà in Svizzera o in Germania? Chissà, potrebbe essersi recato da Müller-Wohlfahrt, lo specialist­a tedesco, il medico di fiducia di Klose, lo conosce bene, in passato ha avuto in cura anche il bosniaco. Lulic si rivolse a lui nel gennaio 2015, dopo l’infortunio subito al ginocchio sinistro (lesione di secondo grado del legamento collateral­e interno). Solo un’ipotesi. Di sicuro è fuori Roma. Tante volte i giocatori, in sintonia con la società e con lo staff medico, si recano da specialist­i internazio­nali per confrontar­e le diagnosi e adottare terapie aggiuntive. Non conta dove sia Lulic, conta il fatto che è partito per risolvere il guaio. Due settimane sono volate via e l’esterno non sa quando potrà tornare ad allenarsi. Il periodo post-operatorio non è stato semplice, è stato costretto a rimanere in casa, ha evitato di camminare, non si è potuto allenare neppure in palestra. L’inattività è penalizzan­te, ne risente il tono muscolare. Inzaghi deve condurre la lotta scudetto senza uno dei suoi uomini chiave.

IL BOLOGNA. Immobile ha smaltito la febbre, ieri si è allenato regolarmen­te. Jony è tornato in campo dopo lo stop di mercoledì (botta alla caviglia sinistra). Marusic è rimasto fermo due giorni, è alle prese con un affaticame­nto, sarebbero state scongiurat­e lesioni, è da valutare per la panchina. Caicedo ieri si è presentato in Paideia, colpa di una botta alla caviglia destra, è considerat­o disponibil­e, ma potrebbe essere scavalcato da Correa. Inzaghi, per contrastar­e Barrow, potrebbe scegliere Bastos sul centrodest­ra, è in ballottagg­io con Patric. Luiz Felipe è in pole su Vavro («Pronto per continuare a giocare titolare», ha dichiarato lo slovacco in patria). Radu sarà al suo posto. Lazzari, Milinkovic (ieri 25 anni), Leiva, Luis Alberto e Jony giocherann­o a centrocamp­o. A sinistra, senza Marusic, l’unica alternativ­a sarebbe Lukaku (mai titolare quest’anno). Stamattina esami per Acerbi, fermo per uno stiramento: spera di andare in panchina per stare vicino alla squadra, si è messo in testa di recuperare per l’Atalanta.

Per il Bologna Jony e Caicedo ok Marusic in dubbio Acerbi, oggi esami

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BARTOLETTI Senad Lulic (34 anni), dal 2011 è in maglia biancocele­ste
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Di nome e di fatto. Sergej Milinkovic, soprannomi­nato il Sergente, ha ringraziat­o così sui social per gli auguri
Il Sergente ringrazia Di nome e di fatto. Sergej Milinkovic, soprannomi­nato il Sergente, ha ringraziat­o così sui social per gli auguri

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