Corriere dello Sport

ORA BARROW CI RIPROVA

Il giovane talento che fa bene al Bologna Musa torna all’Olimpico pronto a ripetere la magia come contro la Roma

- Di Giorgio Burreddu

deve sperare che non voli troppo: con 50 punti stava rincorrend­o l'attaccante biancocele­ste (a quota 54) nella classifica della Scarpa d'Oro.

RITMO. Immobile si sta dimostrand­o un martello sotto porta. I gol realizzati, senza la sostituzio­ne di Bologna, potevano anche essere di più. Non ci sarà mai la controprov­a. La Lazio era rimasta in dieci, Inzaghi richiamò Ciro al 61' (dentro Parolo al suo posto) e optò per il contropied­ista Correa. L'argentino fu fenomenale fino al minuto 88: un rosso procurato (fallo di Medel per fermare la sua volata), un paio di occasioni pericolose, poi il rigore sparato sulla traversa. Sarebbe stato il colpo del ko. Successo sfumato dagli 11 metri per questione di centimetri.

Dal Bologna al Bologna, Immobile e Correa dovrebbero formare di nuovo la coppia d'attacco anti-Mihajlovic. L'argentino non gioca titolare da cinque gare: due tribune (infortunio al polpaccio) e tre panchine, stavolta potrebbe spuntarla e vincere il ballottagg­io con Caicedo. È in vantaggio. Aspetta una chance così dal derby con la Roma (26 gennaio). Un girone dopo può trovare la rivincita con i rossoblù, sarebbe una liberazion­e doppia: la sua ultima rete risale al 10 novembre scorso, al 4-2 rifilato al Lecce all'Olimpico. Correa firmò una doppietta per coronare un momento magico (5 gol in 5 partite), sembrava essersi sbloccato, invece da quel giorno il suo nome non è più entrato nel tabellino dei marcatori. Oggi una nuova occasione, senza la necessità di scambiare i cognomi. Joaquin corre per il riscatto. Tanto Ciro, immobile, non lo è mai stato.

Musa Barrow torna all'Olimpico, il luogo che è anche la genesi della sua fresca leggenda a Bologna. Se la vedrà contro la Lazio, gara dalle mille insidie, la partita giusta per quelli come lui. Certo Musa si ricorderà di quell'altra volta. Qualche giorno prima, a Ferrara, contro la Spal, si era sbloccato. Un gol rapido come il lampo, settanta secondi appena, un gol così veloce da lasciare tutti sospesi: sarà stato un caso o il Bologna ha preso un fenomeno? La risposta la confezionò lui una settimana più tardi, a Roma, in quell’Olimpico che oggi vedrà il Bologna affrontare l’altra squadra della Capitale, quella Lazio che è anche sintesi di forza e potenza (al momento) in Serie A. Fu lì, all’Olimpico, che Barrow confezionò i due gol che permisero ai rossoblù di vincere e, soprattutt­o, lì Barrow mostrò lampi di genio, corse all’impazzata, attimi di incredibil­e gioia. Una notte che era servita a partorire il suo talento rossoblù, e anche la consapevol­ezza che il Bologna è una di quelle squadre capaci di affrontare tutti. Anche le big come la Lazio.

EROE PER UNA NOTTE. D’altra parte gli eroi non nascono mai per caso. Fu dopo la partita al Dall’Ara contro l’Atalanta (persa dai rossoblù anche per colpa di un suo assist a Malinovski) che il Bologna decise di investire su Musa. A raccontarc­elo con i suoi modi così immaginifi­ci era stato Walter Sabatini: «Dopo la partita scendo negli spogliatoi. Incontro il mister. “Buono quel ragazzino che è entrato”, mi dice. Lo vuoi?, dico io». Da quel giorno il Bologna aveva iniziato a lavorare sull’acquisto di Barrow dall’Atalanta, una trattativa che era andata avanti il necessario e che alla fine aveva visto il Bologna prelevare l’attaccante gambiano al mercato di gennaio. A Casteldebo­le avevano preso subito a definirlo l’attaccante del futuro. Perché quando investi milioni di euro (13 + 6) non è al presente che guardi. E infatti su Barrow il club ha voluto investire per ritagliars­i un domani, per trovarsi un attaccante in grado di rendere il cammino del Bologna ancora più ricco di possibilit­à.

DECISIVO. Hanno avuto ragione. Già 3 gol in 6 partite, Barrow è quello che il Bologna stava cercando. A cominciare dalla rete-lampo di Ferrara, gol che era servito a confeziona­re i tre punti nel derby. Fino alla doppietta dell’Olimpico contro la Roma, la partita che è già la consacrazi­one di un talento. Presto a 21 anni? Su Barrow tutti hanno speso elogi. Persino Gasperini che all’Atalanta lo ha avuto ma che ha preferito cederlo anche per questioni di praticità: Musa non giocava, aveva bisogno di minuti nelle gambe. Così Barrow ha scelto la migliore delle destinazio­ni, Bologna, la città che si è già innamorata di lui. Oggi, contro la Lazio, Musa partirà dall’inizio. C’è ancora qualche dubbio, un ballottagg­io con Sansone che potrebbe anche risolversi in un nulla di fatto. L’altra ipotesi è la prima punta: lì Barrow potrebbe prendere il posto di Palacio. La certezza è che sarà della gara, ormai il Bologna ha imparato a sentirlo indispensa­bile. Che è un po’ il compito di quelli che generano sentimento, li vedi spuntare in un attimo e non se ne vanno più.

L’argentino non è titolare da 5 gare: oggi in vantaggio su Caicedo

Quasi certamente sarà titolare: resta un minimo dubbio tra lui e Sansone

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GETTY IMAGES Musa Barrow fa festa con Orsolini dopo il gol alla Roma
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BARTOLETTI Da Bologna a Bologna, torna la coppia Immobile-Correa
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