Spal, Di Biagio non fa calcoli
Tutto al Tardini, a porte chiuse. Alla Spal sono tutti convinti che questa sia l'ultima occasione: solo battendo il Parma, che si annuncia decimato, si potrebbe riaccendere qualche speranza, immaginando poi di tornare ad alimentare sul serio le aspettative di rimonta ospitando nel turno successivo il Cagliari. Di Biagio non fa calcoli, però sta cercando il modo negli allenamenti di tirare fuori il meglio dal gruppo. Potrebbe esserci qualche novità nell'assetto e negli interpreti, senza toccare la base della difesa a quattro che il tecnico ha subito proposto chiudendo senza esitazioni l'èra Semplici fondata essenzialmente sul 3-5-2. «Se giocheremo sempre come abbiamo fatto contro la Juve, arriveranno punti importanti»: Di Biagio con questa frase a effetto ha voluto caricare l'ambiente perché sicuramente non ci sta a fare da traghettatore senza un minimo di gloria. Il suo contratto fino a giugno dice tutto e niente, l'idea è quella che la Spal potrebbe ripartire da lui con o senza salvezza ma non incondizionatamente. Qualcosa Di Biagio dovrà portare e dimostrare in termini di prestazioni ma anche di risultati. A Lecce poteva fare meglio, con la Juve c'è stata la prestazione gagliarda subito proiettata al derby di Parma per cercare la scossa.
IL SOGNO. Si è adoperato tantissimo Luca Pozzoni, delegato della Spal ai rapporti con la tifoseria, con la disponibilità della dirigenza spallina e juventina affinché Luca Siribelli, ventunenne bresciano di Pontoglio, ricoverato dal 9 ottobre scorso nel reparto gravi cerebrolesioni dell’ospedale di Cona a seguito di un’emorragia cerebrale, incontrasse i suoi campioni. Gli aveva fatto una promessa mamma Roberta: “Se ti svegli, ti porto da Ronaldo”. E' stato un sogno diventato realtà. L'ha portato a Ferrara e come per magia ha incontrato i giocatori della Juve, con tanto di foto e la maglia autografata di Ronaldo e Dybala. «Per Luca è stata una gioia immensa - ha detto la mamma - ho visto i suoi occhi increduli e il sorriso sul viso».