NESTA VUOLE TUTTO VENTURA NON TREMA
Il tecnico giallazzurro per la 6ª di fila: «Proviamoci» Ma l’ex ct può candidarsi alla A diretta: «Tocca a noi»
Il nuovo che avanza (Nesta) contro l’usato (Ventura) che tenta in tutti i modi di ridiventare sicuro. Avvincente e intrigante, la sfida del “Benito Stirpe” tra Frosinone e Salernitana non è, tuttavia, semplicemente una questione di scontro generazionale. In palio c’è, soprattutto, la possibilità di continuare ad alimentare un sogno concreto: competere per quel secondo posto che vale la promozione diretta alle spalle del Benevento irraggiungibile e sempre più di Pippo Inzaghi (ieri l’ufficialità del rinnovo anche per il prossimo anno alla guida della Strega del tecnico piacentino). I laziali arrivano all’appuntamento con qualche acciacco e un manipolo di assenti, ma nelle migliori condizioni possibili dal punto di vista mentale, avendo inanellato a Cosenza la quinta vittoria consecutiva. Nesta punta alla sesta che certificherebbe un record tutt’altro che trascurabile, perché in otto campionati di Serie B nessuno c’è mai riuscito prima. Nemmeno chi poi come Stellone (si fermò due volte a 3 successi) e Longo (si spinse come Marino sino a 5) approdò in A. Là guarda dritto l’ex difensore di Lazio e Milan che non nasconde le proprie ambizioni ma nemmeno dà tutto per scontato al cospetto di un allenatore esperto e navigato come l’ex ct che con un blitz riaprirebbe i giochi per il secondo posto, ora di proprietà anche del Crotone. Ma gli servirà una gara perfetta nonostante le annunciate defezioni importanti in attacco (Djuric e Di Tacchio out). I ciociari, infatti hanno mantenuto la porta di Bardi inviolata nelle ultime cinque partite eguagliando il proprio record di clean sheet consecutivi registrato nel febbraio 2017: non sono mai arrivati a sei di fila, altra motivazione forte.
ASSENZE E TURNOVER. Ma i problemi non mancano. A cominciare dalla necessità di dover giocare tre partite in una settimana considerando il turno infrasettimanale che vedrà il Frosinone affrontare dopo i campani Livorno fuori e Cremonese in casa e la Salernitana vedersela con Venezia all’Arechi e col Perugia al Curi. Nesta dei numerosi e importanti assenti (Tabanelli, Ciano, Gori e Paganini) recupererà forse solo l’esterno romano. «Paganini verrà convocato spiega il tecnico - ma bisognerà essere prudenti. Noi i nostri calciatori cerchiamo di portarli in campo per tenerceli stabilmente». Niente alibi, comunque. Conta chi gioca. Un concetto che l’allenatore giallazzurro ha più volte rimarcato. Esattamente come un altro punto irrinunciabile a prescindere dall’aversario di turno. «La Salernitana? Squadra forte che punta alla promozione diretta. Ma dobbiamo pensare al nostro atteggiamento. E’ quello che farà la differenza anche stavolta. Noi studiamo l’avversario e cerchiamo di contenerlo in base alle loro caratteristiche, poi c’è il nostro modo di stare in campo come sempre», chiarisce il tecnico che proprio all’andata con l’iniziale cambio di modulo diede il via alla sterzata che ha condotto il Frosinone sino all’attuale secondo posto in classifica.
OCCHIOAVENTURA.Un risultato da consolidare e da tenere al riparo dalle legittime ambizioni di una Salernitana che è cresciuta nelle proprie convinzioni e nelle sue certezze e ora se la gioca alla pari con tutti non accontentandosi dei play off. Al match di questa sera, tuttavia, Ventura ci arriva con qualche assenza pesante ma con la volontà di tenere la sua squadra in corsa per la gloria. «Non credo sia una partita che possa valere già la A, è importante perché affrontiamo la squadra più in forma del momento, che non prende gol e che vince da 5 turni di fila. Ci arriviamo incerottati, ma questo gruppo dimostrerà compattezza. Metterei la firma per perdere e vincerne quattro subito dopo. Certi ragionamenti, comunque, cominceremo a farli archiviata la sosta. Prima può succedere di tutto». Senza Djuric in attacco e Di Tacchio a centrocampo che vanno ad aggiungersi all’assenza di Lombardi, il tecnico ligure sarà costretto a cambiare qualcosa. «Non l’atteggiamento, però. Abbiamo voglia di giocarcele queste partite. Servirà una gara come quella nel derby di Benevento. E’ un momento di grande euforia, se andiamo a fare la partita, è un altro conto. Nesta? È agli inizi, ma sta facendo un ottimo lavoro, come Inzaghi. Gli auguro di fare da allenatore la stessa carriera da giocatore». Ma stavolta l’idea fissa di Ventura è di batterlo e ricandidarsi per la A. Una strada obbligata, ma non scontata. Andiamo a vedere come finirà!