Per la Casertana il rischio Cavese
Ginestra: «Ci serve autostima» Campilongo: «Rivali tosti per noi»
Salvatore Campilongo è il grande assente di Casertana-Cavese. Cannoniere dei rossoblù dal 1989 al 1991 (41 reti in 98 presenze), protagonista della promozione in Serie B della squadra guidata dal compianto Adriano Lombardi e attuale tecnico dei metelliani, salterà il confronto poiché squalificato: «A Caserta ho vissuto parecchi anni della mia vita, la Casertana mi ha fatto diventare prima calciatore e poi allenatore, ogni volta è come ritornare a casa», ha spiegato. Tra le due è la Cavese ad arrivare meglio al derby, complice la vittoria in extremis ottenuta contro il Rende nel turno infrasettimanale: «Sì, ma giocando male - ha frenato Campilongo - eravamo scarichi mentalmente, ma ci abbiamo creduto fino alla fine. In alcuni casi un allenatore può anche accontentarsi solo del risultato. Affronteremo la Casertana su un campo dove è difficile giocare a calcio, con l’obiettivo di disputare una gran partita, consapevoli di avere di fronte un avversario in difficoltà, ma che prima della sosta era in piena zona playoff».
Campilongo e il suo vice Gentile rinunceranno a Matino, ma avranno a disposizione il rientrante Favasuli. Non sorride Ciro Ginestra, che di assenti ne avrà addirittura sei: Tascone e Santoro per squalifica, Rainone, Cavallini e Zito per infortunio e l’influenzato Zivkov. Sotto lo sguardo attento del presidente D’Agostino e del responsabile dell’area tecnica Violante, la Casertana ha provato a scacciare incubi e malasorte preparandosi al derby con la Cavese, più che mai importante in considerazione della classifica deficitaria (+3 sui playout).
La vittoria manca dal giorno dell’Immacolata, quella casalinga dal 17 novembre: «Il momento è negativo, l’autostima è sotto i tacchetti, gli episodi a sfavore non mancano mai, non abbiamo la mentalità della squadra che deve salvarsi, piuttosto di una in zona playoff», ha detto Ginestra. La Casertana segna poco e quando ci riesce viene spesso rimontata: «Ci spaventiamo e finiamo per perdere facilmente il controllo. La Cavese? All’andata mi ha impressionato, per fare risultato serve una prova maiuscola».