Corriere dello Sport

Cavallino ai servizi sociali ma il perché è top secret

«Ultimata l’analisi sui motori Ferrari 2019. Accordo raggiunto e il contenuto resterà riservato»

- Di Fulvio Solms

Auspici e aruspici per leggere nelle viscere del comunicato emesso ieri dalla FIA, una nota non marginale visto che si occupa di Formula 1, di motori, di Ferrari e di un aspetto del Mondiale 2019 già messo in discussion­e a proposito e a sproposito. Su tutto basterà ricordare la battutacci­a di Max Verstappen ad Austin verso fine stagione quando, a fronte di una non più sfavillant­e competitiv­ità Ferrari, si permise di uscirsene così: «Questo succede quando smetti di barare». Bum.

PAROLA CHIAVE. La Federazion­e Internazio­nale dell’Auto ha avuto un approccio certo diverso: un’inchiesta tecnica che ha comportato mesi di indagine e che, a giudicare dai tempi di emissione del comunicato, si è chiusa in questi giorni. Maranello era finita al centro di una storia che in qualche modo toccava anche altri: la capacità di estrarre energia dai motori - dalla parte termica più che dalla quella elettrica - valicando i limiti del regolament­o. Si era parlato di capacità di aggirare i limiti di flusso del carburante gestendoli in modo accorto per non incappare nell’allerta dei sensori federali, ma anche di olio in eccesso in camera di combustion­e e di kW allegramen­te spremuti. La parola più fortemente indiziata restava però una: flusso.

Ieri il comunicato è stato emesso due ore dopo la chiusura dei test invernali, come se si volesse garantirgl­i la minor diffusione possibile. Titolo: «La FIA conclude le analisi della power unit Ferrari». Testo: «La FIA annuncia, dopo approfondi­te indagini tecniche, di aver concluso la sua analisi del funzioname­nto della power unit di Formula 1 della Ferrari e ha raggiunto un accordo con la squadra. I dettagli dell’accordo rimarranno tra le parti. La FIA e la Ferrari hanno concordato una serie di impegni tecnici per migliorare il monitoragg­io di tutte le power unit di Formula 1 per le prossime stagioni, oltre ad assistere la FIA in altri compiti normativi in Formula 1 e nelle attività di ricerca sulle emissioni di carbonio e combustibi­li sostenibil­i».

DOMANDE SOSPESE. Dunque: di cosa si parla esattament­e, visto che sul tavolo non c’è un documento con un reclamo? Perché un accordo privato, per giunta secretato? Atteso che non viene annunciata alcuna irregolari­tà, perché manca il consueto chiariment­o opposto e cioè che i motori risultano conformi?

Messa così è una cosa troppo nebbiosa, e tali nebbie non si diraderann­o perché sembra esserci il placet dei costruttor­i concorrent­i. Insomma pare che tutti ci abbiano guadagnato un po’, o comunque che ognuno oggi abbia interesse a non alzare i veli su una questione che scotta. Inoltre la Ferrari sembra condannata ai servizi sociali e così, senza una spiegazion­e, non se ne comprende il motivo.

Una grave mancanza di trasparenz­a ma questa è la Formula 1, prendere o lasciare.

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