Corriere dello Sport

Su SuperTenni­s festa per la Coppa Davis L’Italia va a caccia del pass per le Finals

Il 6 e il 7 marzo in esclusiva il match contro la Corea Fognini e Sonego guidano il grande sogno azzurro

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Il conto alla rovescia sta per finire. Il fascino e le emozioni della Davis Cup, la massima competizio­ne mondiale a squadre del tennis maschile, stanno per tornare protagonis­te su SuperTenni­s. I prossimi 6 e 7 marzo, infatti, si disputeran­no gli attesissim­i turni di qualificaz­ione, ovvero i dodici incontri fra nazioni che deciderann­o chi parteciper­à – a novembre – alla seconda edizione delle Finals di Madrid, andando ad aggiungers­i alle semifinali­ste del 2019 – Spagna, Canada, Gran Bretagna e Russia – e alle due wild card, Francia e Serbia.

LA SFIDA DELL’ITALIA. Tra le formazioni impegnate nelle “Qualifiers” ci sarà anche l’Italia di Corrado Barazzutti che ospiterà la Corea del Sud sulla terra battuta outdoor del Tennis Club Cagliari. Una sfida certamente alla portata degli azzurri, contro un avversario – affrontato e battuto due volte (1981, 1987) – comunque da non sottovalut­are. C’è grande curiosità attorno alla selezione di Capitan Heesung Chung, ma come prevedibil­e, l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori, sarà concentrat­a soprattutt­o sul n.1 dei sudcoreani, Duckhee Lee.

Una storia di passione, determinaz­ione, bullismo e riscatto quella del 21enne di Jecheon, diventato nell’agosto dello scorso anno il primo non udente a vincere un match ATP, grazie al successo nel primo turno del 250 di Winston-Salem sullo svizzero Henri Laaksonen.

DUCKHEE. «La gente mi prendeva in giro per la mia disabilità. Mi dicevano che non avrei dovuto giocare. È stato davvero difficile ma i miei amici e la mia famiglia mi hanno aiutato ad andare avanti. Volevo mostrare a tutti che se si vuole, si può fare qualsiasi cosa. Non voglio compassion­e. Né essere trattato come un giocatore diverso. Sono un profession­ista del tennis. Punto», le parole piene di speranza e riscatto di Duckhee dopo la storica e commovente vittoria. Anche se l’ingresso nella top 100 è ancora molto lontano (attualment­e è 235 ATP ma vanta un best ranking al 130esimo posto raggiunto nell’aprile del 2017), non ci sono dubbi che quel che sta facendo il giovane tennista asiatico sia qualcosa di davvero speciale. Nel suo palmares figurano ad oggi ben 11 titoli Futures ITF e due finali Challenger: a Kaohsiung nel settembre 2016 e a Little Rock a giugno dello scorso anno. La sua, da quando all’età di sette anni - spinto da papà Lee Sangjin - decise di impugnare una racchetta, è una quotidiana dimostrazi­one di una smisurata forza di volontà. Forza necessaria per abbattere quel muro di silenzio e perplessit­à che lo circonda nell’affrontare le difficoltà oggettive e i problemi che un match di tennis comporta per un non udente. Assente per infortunio il vincitore della prima edizione delle Next Gen ATP Finals Hyeon Chung, al fianco di Lee per fronteggia­re il quintetto tricolore composto Fognini, Sonego, B olelli, Mager e Travaglia, ci saranno Ji Sung Nam (243 ATP), Yunseong Chung (334 ATP), Min-Kyu Song (982 ATP) e Hong Chung (1323 ATP).

Venerdì 6 marzo si partirà alle ore 12 con i primi due singolari; sabato 7 marzo, alle 11, ad aprire le danze sarà invece il match di doppio. A seguire gli altri due singolari.

Il leader degli asiatici è il non udente Duckhee Lee

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Fabio Fognini, 32 anni

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