Corriere dello Sport

C’ERA UNA VOLTA SARRI LA JUVENTUS È BRUTTA GLI ESTETI SONO IN FUGA

- Mimmo Colacino, libero.it

Caro Cucci, la prima domanda è: «È la Juve che non è da Sarri o è Sarri che non è da Juve?». La seconda è: «È normale doversi porre la domanda di prima..?». Certo che dopo averla vista giocare (???) contro il Lione ti chiedi: «Ma l’hanno capito che la porta avversaria sta di fronte a loro e che se non fai un tiro in porta al massimo è 0-0?». Sinceramen­te una pena, altro che Sarriball!!! Caro Cucci, con la speranza di essere smentito, ma mi sa che per quest’anno sarà difficile il solo divertirsi... di vincere non sembra proprio aria purtroppo... Lei che ne pensa?

Caro Cucci, grazie! Grazie per i compliment­i che m’ha fatto, ne sono lusingato. Ma grazie soprattutt­o per il messaggio che lei ha mandato e spero sia stato colto. Lei rispondend­o ad una “persona comune” ha ammesso di aver sbagliato in qualità di giornalist­a sportivo ad attribuire a Sarri virtù non ancora mature nonostante il suo lungo viaggio attraverso il calcio italiano, quindi, sopravvalu­tandolo palesement­e. Ha parlato a nome della categoria che lei rappresent­a ad alti livelli da anni. Non è adulazione, è un dato di fatto. Non è facile vedere oggi come oggi un decano dell’informazio­ne fareautocr­itica.Sidiràches­iparla di sport o meglio di calcio... quindi è più facile farlo? Non credo proprio, visto che è un “giuoco” ed è materia a dir poco opinabile, soprattutt­o in Italia (ricordo la presenza se ce ne fosse bisogno solo di carta stampata di 3 quotidiaun ni sportivi) ed all’apparenza argomento leggero pur essendo un indotto non indifferen­te per la nostra economia. Ergo avrebbe potuto facilmente glissare e non farlo. Chapeau! In questo periodo per cose ben più serie vedo suoi colleghi più giovani e qualcuno suo coetaneo che credono di essere “conoscitor­i del verbo” portatori di verità assolute e nonostante evidenze oggettive che li dovrebbero indurre a fare un passo indietrono­nlofannone­ancheapens­arci. Che bel paese il nostro che ha dato e dà natali a santi navigatori allenatori ed attualment­e anche a VIROLOGI. Siamo portatori di punti di vista non di verità assolute. Certo se le nostre idee sono suffragate da evidenze oggettive, i cosiddetti riscontri, il nostro giudizio può essere più preciso e forte ma non indissolub­ile. Tornando al protagonis­ta delle nostre email spero vivamente che lui, Sarri, faccia un passo indietro. Si convinca, magari anche con un po’ di aiuto, che ogni gruppo di atleti o meglio ogni atleta è una entità diversa, a parte. L’organizzaz­ione di gioco è importante, ma è una delle componenti non la sola ed unica per poter essere belli e vincenti. Essere un allenatore vincente e credibile con la squadra non è sostituire Ronaldo magari nella rara partita di calo psicofisic­o facendogli attribuire colpe per un mancato risultato. E tutte le volte che, pur giocando male la squadra, lui ha risolto con

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Maurizio Sarri (61 anni) allenatore della Juventus

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