Douglas-Khedira recuperi chiave
TORINO - Due jolly per ripartire. Douglas Costa e Khedira sono pronti e Maurizio Sarri può tornare a sorridere perché ora ha davvero abbondanza in tutti i ruoli e può sfruttare la rosa al completo per uscire dalla crisi.
Gli infortuni che hanno reso a singhiozzo la stagione di entrambi sono ormai un ricordo, tanto che sia il brasiliano sia il tedesco sono tornati nella lista dei convocati per la sfida di Lione. Ora non resta che ritrovare il campo e per il Comandante è un’ottima notizia, dal punto di vista tecnico e tattico.
VAI COSTA. Partiamo da Douglas Costa: nei pensieri del tecnico, è lui l’interprete ideale per il tridente. Così infatti era iniziata la stagione: 4-3-3, con l’ex Bayern esterno destro del trio offensivo, Higuain centravanti e Ronaldo. Poi l’immediato e lungo stop muscolare del brasiliano ha complicato le cose, tanto che Sarri ha virato più stabilmente sul trequartista, provando con alterne fortune anche il tridente “pesante” con Dybala, salvo poi riportare nell’ultimo periodo Cuadrado nel suo ruolo naturale di esterno d’attacco dopo averlo reinventato terzino.
Douglas è stato decisivo a Mosca con il gol da tre punti dalla Lokomotiv che è valso anche la qualificazione agli ottavi di Champions con due turni d’anticipo, prima di fermarsi di nuovo a Bergamo. Quindi ha inaugurato il 2020 con il gol all’Udinese in coppa Italia, dando segnali confortanti di crescita. A Verona, però, il nuovo contrattempo muscolare che lo ha frenato. Adesso DC11 è pronto e Sarri confida che possa ritrovare serenità fisica, continuità di allenamento e di impiego.
VELOCITÀ. Il brasiliano è potenzialmente devastante inserito negli schemi sarriani, con velocità, dribbling e cambio di passo. Il tridente di inizio stagione può tornare così d’attualità, con l’alternativa della soluzione più “leggera” con Dybala al posto di Higuain.
SAMI C’E’. Nel 4-3-3 ormai cucito addosso alla Signora, Sarri può inserire nuovamente anche Khedira, assente da inizio dicembre per l’operazione al ginocchio destro. Il recupero del tedesco (17 presenze finora, 13 delle quali da titolare) è significativo, soprattutto in funzione di accrescere il fatturato offensivo dei centrocampisti, finora decisamente ridotto. Sami è uno specialista degli inserimenti in area avversaria: nelle quattro stagioni juventine, ha firmato infatti 21 gol, addirittura 9 nel 2017/18.
E Sarri cerca proprio questo, i tagli delle mezzali per “riempire” l’area avversaria assecondando il movimenti degli attaccanti. Senza dimenticare, naturalmente, l’aspetto dell’esperienza e della caratura internazionale di Khedira, spendibile ancora di più in Champions. La Juve prova a ripartire con due jolly in più.
Con il brasiliano più il tedesco crescono le alternative in rosa da poter sfruttare