Cristiano, la testa vola già ai record ma il cuore è con mamma Dolores
Ieri mattina in campo ad allenarsi con la squadra Contro l’Inter punta al gol per la 12ª gara di fila...
Il peggio è passato, o almeno si spera. Così Cristiano Ronaldo può tornare a pensare alla Juve, pur con la testa e il cuore rivolti a mamma Dolores. Già nella tarda serata di martedì il fuoriclasse portoghese aveva lasciato la clinica di Madeira dove era stata ricoverata d'urgenza in mattinata a causa di un malore improvviso causato da un ictus ischemico. Dopo aver ricevuto le necessarie rassicurazioni, Ronaldo era poi volato a Torino, pronto per disputare regolarmente l'allenamento di ieri mattina agli ordini di Maurizio Sarri.
Il tecnico bianconero aveva spiegato che date le circostanze non ci sarebbe stata ovviamente nessuna pressione su CR7 in vista della partita con il Milan, in programma ieri sera e poi rinviata dal Prefetto di Torino, Claudio Palomba, come noto. E Ronaldo se si fosse giocato, sarebbe sceso regolarmente in campo, come d'altronde dimostrato presentandosi già per l'allenamento di ieri mattina alla Continassa. Mettendo così a tacere anche tutte quelle voci di pessimo gusto che sempre martedì si erano rincorse sul web, legando la sua assenza a presunte pressioni per il rinvio: il tifo più becero nell'era dei social network è anche questo, pure nei giorni del Coronavirus. Ronaldo c'è e ci sarebbe stato, così come è prevista la sua presenza al quartier generale bianconero anche per i prossimi allenamenti in vista dei prossimi impegni, con la sfida all'Inter che si avvicina alla resa dei conti eventuali altri blitz a Funchal
di Cristiano potrebbero restare privati,
NUOVI TRAGUARDI. E salvo nuovi cambi di programma, proprio dall'Inter passerà la caccia a uno dei pochi record che mancano a Cristiano nella sua carriera. Una rete nella prossima partita basterà per staccare Fabio Quagliarella e Gabriel Omar Batistuta, diventando il calciatore capace di andare in gol per più partite consecutive in serie A: ora CR7 è arrivato a quota 11, nessuno è riuscito ad allungare questa striscia.
Contro l'Inter poi Ronaldo metterà d'accordo anche tutti gli amanti delle statistiche, tra chi considera già tagliato il traguardo delle 1000 partite in carriera già contro la Spal e chi invece non conta le due gare disputate con lo Sporting B attendendo proprio la prossima partita per sfondare il muro delle 1000 gare ufficiali tra club e Nazionale: in ogni caso, un cerchio destinato a chiudersi considerando come l'esordio sia arrivato nei preliminari di Champions proprio contro l'Inter con la maglia dello Sporting Lisbona il 14 agosto 2002. Numeri, forse solo numeri e niente di più. Solo che quando si tratta di Cristiano Ronaldo i numeri sono talmente straordinari da essere sempre sostanza e molto poco apparenza. Con CR7 che tra un record e l'altro sarà l'uomo chiamato a prendere per mano la Juve in questo momento delicato, lasciando le difficoltà alle spalle e trascinando la squadra ancora di più proprio ora che inizia la fase decisiva della stagione. In un calcio a porte chiuse dove la forza mentale farà ulteriormente la differenza, ma anche di testa nessuno è più forte di lui.
LE CONDIZIONI. Intanto sempre Ronaldo già nella serata di martedì aveva sfruttato Twitter per ringraziare per l'affetto ricevuto da sua mamma, chiedendo di rispettare la privacy della sua famiglia. Parallelamente il bollettino medico del servizio sanitario della regione autonoma di Madeira rassicurava riguardo le condizioni di Dolores Aveiro, date stabili e in miglioramento. Così Cristiano è potuto tornare a Torino. Con il cuore fisso a Funchal.
Sui social ha voluto ringraziare tutti per i messaggi di questi giorni