Cutrone vuole convicere Iachini ha in mente solo un posto da titolare
HA RITROVATO LA CONDIZIONE E CAPITO LE IDEE DEL TECNICO L’attaccante, determinante contro il Milan, punta a vincere il ballottaggio in attacco con Vlahovic
Saranno state le motivazioni particolari, o probabilmente no, ma di fatto la partita contro il Milan ha riconsegnato un Cutrone più pimpante, più intraprendente, più determinante rispetto agli impegni precedenti, come dimostra il rigore conquistato con molta caparbietà a pochi minuti dalla fine quando la Fiorentina rincorreva il risultato in inferiorità numerica. Buon segno, in primis ovviamente per la squadra viola, poi anche per il 22enne attaccante lombardo che in questo periodo ha rincorso Vlahovic nelle gerarchie di Iachini per l’attacco.
AVVIO SPRINT. Vero è che il tecnico marchigiano ha dosato con puntuale attenzione le risorse a disposizione per il reparto offensivo, alternando appunto Cutrone e il serbo classe 2000 nelle varie occasioni tra campionato e Coppa Italia in cui è stato “costretto” ad individuare il partner di Chiesa nel rispetto del 3-5-2 che è il modulo di riferimento da cui non ha mai differito, ma è altrettanto sicuro che l’ex Wolverhampton ha avuto un calo di forma e di rendimento dopo un avvio-sprint culminato con il gol all’Atalanta negli ottavi di Coppa al debutto dal primo minuto. E quella rimane l’unica rete al suo attivo, dentro un apporto di sostanza che tuttavia ha avuto come ricordato una leggera riflessione nelle ultime gare disputate: non a caso, ha chiuso la prova al 45’ di Fiorentina-Atalanta (di campionato), è rimasto sempre in panchina nella trasferta di Genova contro la Sampdoria, è subentrato nella succitata rimonta col Milan. Fornendo lì il segnale preciso della sua voglia di riprendersi una maglia da titolare.
PANCHINA E SORPASSO. In questo percorso di alti e bassi c’entra inevitabilmente anche la ricerca della migliore condizione atletica, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Iachini nell’analisi delle prestazioni, perché Cutrone
suo malgrado era arrivato a Firenze provenendo da settimane di scarso impiego. E non è un modo di dire: dal 27 ottobre, turno successivo a Wolverhampton-Southampton in cui era stato schierato dall’inizio, all’1 gennaio in Watford-Wolverhampton vista tutta tra le riserve, Cutrone aveva messo insieme appena un quarto d’ora di gioco in una decina di partite. Era chiaro che dovesse pagare lo scotto di un’inattività più o meno… attiva una volta aggregato al viola che, dal canto loro, avevano immediato bisogno del suo apporto per uscire da una situazione di classifica post-natalizia per niente semplice. E difatti il contributo l’ha dato. Senza dimenticare, infine, l’esigenza di capire il modo di giocare della Fiorentina targata Iachini, che specie in alcune circostanze non ha favorito le sue caratteristiche per ragioni sempre legate alla necessità di fare punti. Quindi, così tutto assemblato, si spiega il “sorpasso” di Vlahovic: che forse sarebbe stato titolare anche a Udine nella gara rinviata e che spera di esserlo sempre in Friuli nella gara che sarà recuperata. Ma il discorso vale anche per Patrick Cutrone, adesso che questi giorni di stop forzato gli hanno permesso di sistemare l’aspetto fisico e di aggiungere altre conoscenze tattiche: Fiorentina-Milan è stato per lui un nuovo punto di partenza.
Arrivato a gennaio dal Wolverhampton vuole meritare l’investimento