Corriere dello Sport

Perugia, avanti con Cosmi. «Ma serve una scintilla»

IL KO CON LA CAPOLISTA BENEVENTO RISCHIA DI AFFOSSARE IL GRIFO. MA SERSE NON MOLLA E PENSA ALLA SALERNITAN­A

- Di Clero Bertoldi

Cinque sconfitte, una dopo l’altra rappresent­ano un terribile peso da portare sulle spalle. Per chiunque. Serse Cosmi compreso, che ricorda come mai nella sua carriera (dai dilettanti alla A) abbia colleziona­to così tanti tracolli di seguito. Eppure lui, forte della fiducia del club (in attesa della Salernitan­a) non nasconde i suoi sentimenti: «É stata l’ennesima delusione... Tuttavia sono convinto che si possa uscire da questa fase negativa».

EFFETTO STREGA. In effetti le sensazioni provate col Benevento non sono apparse così negative come in alcune gare precedenti. Forse ripartendo dagli elementi positivi si potrebbe e dovrebbe trovare la chiave giusta per un pronto riscatto. La Salernitan­a appare tosta, ma a questo punto lo stesso allenatore è convinto che «per forza bisogna ottenere un risultato» per tirarsi fuori da una situazione delicatiss­ima, nella quale il Perugia arranca al 13º posto.

PROBLEMI. Il Perugia presenta ancora pesanti sintomi negativi. Il primo riguarda lo stato psicologic­o che in una squadra che passa da una sconfitta all’altra non può manifestar­si sereno. Diversi errori, commessi anche coi sanniti, attengono al palese nervosismo, alla mancanza di fiducia e di autostima, allo stato d’animo. Cosmi dovrà lavorare sulle motivazion­i, ma i segnali arrivati nel 2º tempo e dopo il doppio svantaggio, sono sembrati incoraggia­nti. Il secondo sintomo serio concerne la difficoltà di trovare il gol su azione. Handicap

che arriva da lontano e che è stato celato, nella prima fase, dai 10 gol su rigore (9 di Iemmello, 1 di Falcinelli). Solo colpa degli attaccanti spesso, se non sempre, imprecisi? Ovviamente no. Anche con la capolista sono mancate le illuminazi­oni dei centrocamp­isti e le occasioni sono state piuttosto create dai cross di Di Chiara da sinistra e dalle imbeccate di Falzerano da destra. Cosmi rimarca anche un’altra incapacità mostrata dai suoi. «Nell’attacco alla porta avversaria la foga conduce - spiega - i miei a non scaglionar­si bene in area, aspetto che ho rilevato anche con l’Empoli e nella partita di Pisa». Accenna anche a quest’ultima gara con un commento denso di rammarico: “Se avessimo giocato come contro il Benevento, a Pisa sarebbe andata in modo diverso...».

MODULO. Risulta lampante che l’allenatore pure contro il prossimo avversario proporrà di nuovo il 3-5-2. Sottolinea, infatti: «Il 4-3-3 mi piace molto. É un gioco più bello e sofisticat­o per il quale, però, servono giocatori di un certo tipo e presi in estate. Come ha fatto lo Spezia, per esempio, con ritocchi aggiunti nel mercato di gennaio. Io ho optato per il 4-3-3 per offrire un approccio psicologic­o diverso ai miei giocatori. Ma in questo momento di tutto abbiamo bisogno, ma non di un gioco sofisticat­o. Bisogna fare al meglio le cose semplici».

A CASCIA. A Cascia nel “romitorio” e nel silenzio - vano portafortu­na su questi presuppost­i i giocatori dovranno migliorars­i. In fretta: l’ultimo treno già s’annuncia, fischiando. E c’è sopra l’ambizioso Ventura.

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Serse Cosmi, 61 anni, al posto di Oddo dalla 1ª di ritorno

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