E Pergolizzi tiene tutti sotto pressione
PALERMO - Un martello al “Pasqualino” di Carini. Per chi ha seguito l'allenamento del Palermo in preparazione della gara con il Corigliano, in programma domenica a Rossano, risulta difficile associare a Pergolizzi un'immagine diversa da quella dell'arnese usato per battere colpi. Il tecnico ha “martellato” i giocatori senza soluzione di continuità e il fatto che abbia dovuto fare i conti con frequenti abbassamenti di voce dopo avere sollecitato le corde vocali dimostra quanto sia importante per lui, soprattutto nella fase clou della stagione, la cura del particolare. E' arrivato il momento in cui nulla può essere lasciato al caso. Parola d'ordine intensità, dall'iniziale torello fino ai tiri in porta finali. In mezzo a questo “segmento”, intervallato da una fitta pioggia, la squadra ieri ha focalizzato l'attenzione sulla parte atletica e anche sulla tattica. Pergolizzi, che ha potuto lavorare di fatto con tutti gli effettivi ad eccezione dei lungodegenti Corsino e Santana, nelle partitelle in campo ridotto ha disegnato una formazione con il collaudato 4-3-3 (con Crivello ancora nel ruolo di terzino sinistro e tridente Silipo-SforziniFloriano) e l'altra con il 4-4-2 con Ficarrotta e Felici esterni di centrocampo. In attacco Ricciardo e Lucca, autore di testa del gol che ha deciso il test conclusivo.