Chiellini c’è, ma partirà in panchina
TORINO - Il capitano c’è. C’è una buona notizia per la Juve in vista della sfida con l’Inter più atipica di sempre, vista l’emergenza sanitaria che avvolge il Paese. Chiellini è recuperato, ieri è rientrato in gruppo e si è allenato con i compagni. L’affaticamento all’adduttore che lo avrebbe messo verosimilmente fuorigioco per la gara di Coppa Italia con il Milan, poi saltata, è superato.
LA SITUAZIONE. Dopo un paio di giorni di lavoro differenziato, Giorgio ha svolto lo stesso menù della squadra ed è indubbio che avere a disposizione un leader come lui possa fare tutta la differenza del mondo, specie in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando la Juve. I bianconeri sono fermi ormai dalla sconfitta con il Lione che ha lasciato in eredità, oltre alla necessità della rimonta nella gara di ritorno, anche diversi interrogativi e una crisi strisciante che ora Sarri vuole immediatamente allontanare. Il tecnico si è concentrato molto sui problemi della squadra in questi giorni complicati dalla questione coronavirus, sfruttando la possibilità di lavorare con maggiore continuità sul campo per correggere i difetti di gioco, di velocità della palla, di approccio alle partite e per recuperare appunto gli acciaccati. Oggi pomeriggio farà lo stesso, in quello che sarà l’ultimo allenamento prima della sfida scudetto, che non sarà accompagnato dalla consueta conferenza stampa della vigilia. Annullata proprio a causa delle restrizioni per far fronte al virus.
BALLOTTAGGI. Chiellini c’è, quindi. Ora bisognerà capire se potrà partire titolare contro i nerazzurri e ricostituire la storica coppia con Bonucci, oppure se si preferirà non rischiare. In questa seconda ipotesi, la coppia centrale sarà Bonucci-De Ligt. Sulle fasce della difesa non ci sono invece dubbi: saranno tutte brasiliane, con Danilo a destra e Alex Sandro a sinistra. Qualche incertezza in più c’è invece a centrocampo. Tutto ruota intorno a Pjanic, in difficoltà a Lione e, più in generale, nell’ultimo periodo. Il bosniaco dovrebbe essere al suo posto in regìa, considerata l’importanza della sfida, con accanto Bentancur e Matuidi. In caso contrario, sarebbe l’uruguaiano a traslocare al timone, con l’inserimento di Ramsey. Occhio poi alla variabile Rabiot, che può agire sia da mezzala destra, sia da mezzala sinistra e piace a Sarri perchè può aggiungere qualità nel palleggio rispetto a Matuidi. In attacco la certezza è naturalmente Ronaldo e il tridente dovrebbe essere completato da Cuadrado (che in fase difensiva aiuta la mediana a diventare una linea a quattro) e Dybala.
Se Pjanic dovesse restare fuori, regia affidata a Bentancur e spazio a Ramsey