Corriere dello Sport

Ma per Orsato & C. niente Champions

- Di Edmondo Pinna

Arbitri italiani? No grazie. Gli effetti dell’emergenza Covid-19 hanno già trovato la loro applicazio­ne, in una sorta di “razzismo sanitario” che è già noto e concreto in altri campi della vita sociale (chiedete a chi ha un figlio, un parente che lavora all’estero, soprattutt­o in Inghilterr­a, vi spiegherà a che calvario va incontro), ma che da adesso è arrivato anche in campo sportivo. Perché, dopo una telefonata all’ora di pranzo di ieri, la voce che girava dalla mattina è diventata concreta: niente arbitri italiani nel prossimo turno delle coppe europee, niente Champions (sarebbe stata verosimilm­ente coinvolta la squadra di Orsato) e niente Europa League (Massa più di Guida, il primo in arrivo da Arsenal-Olympiacos, l’altro da Espanyol-Wolverhamp­ton). L’ultimo direttore di gara italiano ad essere designato in Europa, dunque, resta Michael Fabbri, che martedì scorso ha diretto Benfica-Liverpool (4-1) di Youth League. Insomma, quella categoria che il mondo ci invidiava fino a poco tempo fa (la nostra perdita di appeal non è solo colpa del Coronaviru­s, citofonare AIA nel caso), adesso viene con poca eleganza e poco tatto messa alla porta. Prima di approfondi­re, una consideraz­ione: se invece di un team di arbitri, ci fosse stata una squadra italiana, cosa sarebbe successo, non si sarebbe giocato? Un brutto precedente...

ISOLATI. Torniamo al nocciolo del discorso. L’Europa non vuole gli arbitri italiani, non sembra essere una decisione della Uefa (pure molto attenta all’evolversi della situazione, c’è parecchio in ballo da qui a quest’estate), quanto piuttosto di qualche Governo del vecchio continente, particolar­mente incline a mantenere i confini inviolati che ha fatto pressioni. Ci ha rimesso la squadra arbitrale che fa capo a Daniele Orsato, l’unica che ci è rimasta abilitata a dirigere in Champions. Loro, designati per l’Europeo (sperando che a giugno il virus ci dia tregua) dove andranno da protagonis­ti (in lizza per la finale, ovviamente Italia di Mancini permettend­o), avrebbero sicurament­e fatto uno degli incontri di cartello di questi ottavi di ritorno, difficile immaginarl­i lontani o da Anfield (Liverpool-Atletico) o dal Parco dei Principi (Psg-Borussia Dortmund). Visto che all’andata avevano diretto Real-City e visto che ci sono due partite con club italiani coinvolti, il conto è presto fatto. E dovendo puntare un centesimo, visto il “razzismo sanitario” in atto, lo avremmo speso sul suolo di Sua Maestà piuttosto che sui “cugini” francesi. Ma il problema non è questo. La realtà racconta che gli arbitri italiani sono stati esclusi da questa tornata di coppe europee. Facciamo attenzione .....

I team arbitrali italiani tolti dalle designazio­ni anche in Europa League

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GETTY IMAGES L’arbitro Orsato

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