Corriere dello Sport

Stadio, il M5S butta la palla in tribuna

- G.d’u.

- Vitek arriva e aspetta. L'immobiliar­ista ceco tra venti giorni diventerà proprietar­io dei terreni di Tor di Valle, anche se ormai la Giunta della Raggi è sempre più orientata a far slittare la votazione in aula alla prossima consiliatu­ra. In Campidogli­o si vota per il nuovo sindaco a giugno 2021, il M5S non ha chance di indicare il successore della Raggi. Ma se il Comune non porterà avanti il progetto di Tor di Valle la Roma potrebbe chiedere la nomina di un commissari­o ad acta. Una soluzione alla quale il club sta pensando da tempo. Per ora è tutto fermo, in Campidogli­o sono alle prese con l’emergenza Coronaviru­s, ma i primi contatti avuti con i rappresent­anti di Vitek sono stati positivi, anche se l’immobiliar­ista ceco si è affidato agli stessi amministra­tori che hanno gestito Eurnova dopo l’uscita di scena di Parnasi, vale a dire Naccarato e Sparvoli. Uscito di scena il costruttor­e romano, da parte del Comune c’è maggiore disponibil­ità.

ULTIMO PASSAGGIO. E’ difficile prevedere i prossimi passaggi. L’assessore all’urbanistic­a, Luca Montuori, aspetta l’ultima riunione plenaria sulla convenzion­e urbanistic­a, che dovrà essere convocata da Roberto Botta e Cinzia Esposito, rispettiva­mente vice direttore generale del Comune e direttrice del Dipartimen­to Urbanistic­o, per licenziare il il testo definitivo della Convenzion­e urbanistic­a, mentre la variante è già definita. Botta il progetto lo conosce bene, la Esposito lo segue già da qualche anno.

DIVERGENZE A 5 STELLE. E’ cambiato il modo di lavorare nelle ultime riunioni tra tecnici, un interlocut­ore come Vitek, anche se rappresent­ato dagli stessi amministra­tori di Eurnova, offre maggiori garanzie al Comune, che ha la sicurezza di avere a che fare con un imprendito­re solido. Anche per Friedkin lo stadio di proprietà è fondamenta­le e affiderà la pratica ancora a Baldissoni. Il momento politico in Campidogli­o è delicatiss­imo, finora la destra e la sinistra si sono incartati sul nome del candidato da esprimere. Comunque finora l’opposizion­e è stata contraria allo stadio nell’area di Tor di Valle. E crescono nella maggioranz­a le perplessit­à sul progetto. Una delle consiglier­e più critiche, Monica Montella, è stata espulsa dal Movimento il 18 febbraio scorso. Sul suo profilo Facebook aveva annunciato di adire le vie legali per tutelarsi. La Montella, che ha avuto lo stesso trattament­o riservato all’altra consiglier­a Monica Grancio, quasi un anno fa si era espressa così su Tor di Valle: «Per me è no allo stadio, io sono sempre stata contraria, è stata la nostra rovina». Nel Movimento non è l’unica a pensarla in questo modo.

La tentazione di molti consiglier­i: rinviare a dopo le elezioni Il caso dei dissidenti

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ANSA Il progetto della Roma per la zona di Tor di Valle

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