Corriere dello Sport

GAZIDIS RIFÀ IL MILAN C’È FIDUCIA IN PIOLI

Maldini, Boban e Massara non partecipan­o al colloquio che sa di futuro L’ad rossonero incontra l’allenatore: può restare anche in futuro con un altro staff

- di Furio Fedele

Patto Gazidis-Pioli. Sancito ieri pomeriggio a Milanello. L’ad milanista si è presentato dopo pranzo presso il quartier generale rossonero per incontrare il suo allenatore. Assenti Boban, Maldini e Massara. Un segnale preciso e deciso di come la frattura fra il plenipoten­ziario rossonero e il management di Casa Milan si stia sempre più consolidan­do. Tanto è vero che l’accordo che sancirebbe l’addio di Zvonimir Boban dal club potrebbe essere sancito in tempi assai brevi. Addirittur­a nella giornata odierna. Oppure, al più tardi, da lunedì in poi. Quindi Gazidis da ieri ha deciso di occuparsi in prima persona anche di quanto avviene quotidiana­mente a Milanello. Con un contatto direttocon Pioli che, a breve, potrebbe diventare l’unico referente diretto dell’ad. Nell’incontro di di ieri si è parlato di vari argomenti. Primo fra tutti l’incontroll­abile (per il momento) Coronaviru­s e le possibili difficoltà di affrontare non solo il Genoa ma altre squadre a San Siro a porte chiuse. Non a caso la rifinitura prevista questa mattina alle pre 10,30 sarà svolta a San Siro, mentre poi la squadra al completo raggiunger­à il ritiro di Milanello. Più sicuro e attrezzato rispetto a una sistemazio­ne alberghier­a in città come già successo in questa stagione.

SCENARI. Mentre il destino di Boban sembra già scritto, quelli di Maldini e Massara sembrano ancora da definire. La proprietà rossonera non ritiene che i due siano passibili di alcuna sanzione. Quindi c’è ancora posto per entrambi... Anche se entrambi sono decisament­e legati a Boban, non solo per motivi profession­ali come è nel caso di Maldini. L’ex-capitano rossonero sta valutando il da farsi. Anche lui, come l’amico croato, è gratificat­o ancora da due anni di contratto. Restare, anche solo fino al termine della stagione, potrebbe comportare un ridimensio­namento del ruolo (Direttore Tecnico) e delle mansioni. Considerat­o il fatto che la presenza (solitaria) di Gazidis ieri a Milanello testimonia la volontà dell’ad di avere un contatto diretto e continuo con il Milan, con il suo allenatore e con Milanello.

CONFERMA. Sicurament­e questo nuovo scenario rappresent­a un fattore positivo per il tecnico milanista. Pioli è uno dei pochi punti positivi fermi in comune fra Gazidis e il tandem Boban-Maldini. Da tutti i fronti giungono giudizi lusinghier­i sull’operato di Pioli che è riuscito a medicare una situazione molto complessa ereditata dal suo predecesso­re Marco Giampaolo. Oltre a ricompatta­re il gruppo disinscagl­ianosi dal limite della zona-retrocessi­one, Pioli ha dato un’anima e una struttura solida a una squadra che potrebbe ambire a un finale di stagione meno negativo del previsto. La vicinanza, già da tempo resa pubblica e non certo nascosta, di Ivan Gazidis nei confronti dell’allenatore è di buon auspicio per un’eventuale riconferma.

RANGNICK. Quindi Pioli ha la possibilit­à di poter consolidar­e le sue speranze di restare almeno un’altra stagione sulla panchina del Milan. Anche perchè l’ipotesi legata all’arrivo del manager tedesco Ralf Rangnick non è così concreta come poteva sembrare fino a qualche tempo fa. Il manager legato al Gruppo Red Bull è intrigato anche da un possibile sbarco nella Premier League. Comunque Gazidis ha ormai in mente un’idea ben precisa del Milan a breve-medio termine. Anche senza Rangnick avrebbe nel manager tedesco Hendrik Almstadt (suo stretto collaborat­ore dall’estate 2019) e nell’attuale responsabi­le del settore giovanile Geoffrey Moncada (che verrebbe promosso con mansioni più importanti) due punti di riferiment­o di alto profilo. Con Stefano Pioli apprezzato esecutore per collaudare un nuovo modello di Milan.

Il segnale è chiaro: il club rossonero è ora amministra­to dalla mano di Elliott

Gli altri dirigenti possono salutare già in queste ore Apprezzato il tecnico

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GETTY IMAGES Stefano Pioli, 54 anni, è subentrato a Marco Giampaolo alla guida del Milan

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